“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
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Sono ore concitate presso la Caserma dei Carabinieri della ‘quinta città d’Abruzzo’ dove gli investigatori sono alle prese con un ‘caso’ da film dell’orrore: la ricerca di un folle di origine sconosciuta che, l’altro ieri, ha sequestrato e seviziato una donna all’interno del palazzo dove vive con altre 15 famiglie a Montesilvano.
Dalla indiscrezioni trapelate si tratterebbe di un uomo di mezza età, dall’aspetto trasandato, ma nulla di più. Stando poi al racconto della vittima (una donna di 51 anni) l’aggressore aveva il volto travisato da mascherina ed indossava un cappello per rendersi irriconoscibile quando è entrato in azione nel condominio di via Rimini e via Pennesi.
Ma ciò che inquieta di più é stato il modus operandi stile serial killer.
Ha usato un trucco astuto per cogliere di sorpresa la vittima lasciando una bottiglia d’acqua nell’ascensore per impedirne la chiusura. Prima ha atteso nel pianerottolo l’arrivo della donna per aggredirla alla spalle e poi trascinandola in uno stanzino al buio. In quel luogo ha terrorizzato la sua preda punzecchiandola con una siringa e tagliandole una ciocca di capelli (fatto stranissimo c’è che dice molto sull’indole disturbata del protagonista di questa vicenda) con delle forbici. E, infine, la sevizia col sacchetto di plastica che ha costretto ad indossare sulla testa e la minaccia del fuoco dopo averla cosparsa con dell’ alcol preso da una bottiglietta che portava la donna.
Nulla é stato rubato. Non ci sono segni di effrazione nell’appartamento della donna. Questi elementi fanno pensare ad una dinamica imprevedibile e che sta mettendo in seria preoccupazione i montesilvanesi.
L’appello dei cittadini alle Forze dell’Ordine é di fare presto per catturare e rendere inoffensivo questo soggetto malato e pericoloso.
Redazione Independent
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