“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Hasta la Victoria Siempre
Mondo della scuole in fermento. In tutta la Penisola studenti e insegnati protestano contro i tagli all'Istruzione
OCCUPAZIONE SCUOLE. ORA, MANDATECI I MILITARI!. Se potessi rivivere la scuola con la consapevolezza di oggi farei certamente parte di quella miriade di studenti pronti a scendere di nuovo in piazza per protestare contro l'igiustizia. Per troppi anni, infatti, la scuola italiana è stata soltanto un tempio assoggettato al potere, un edificio creato per formare (più spesso deformare) giovani e fresche menti. E, come se non bastasse, ancora una volta l'istruzione è oggetto di riforme davvero incomprensibili: tagli alla scuola pubblica, al futuro. Stiamo parlando della risorsa che conta di più per qualunque società che voglia considerarsi degna, dignitosa e disponibile. Eppure la storia insegna che un popolo ignorante è un popolo addomesticabile. Dunque, perchè tutto ciò? Ma stavolta, mentre nel passato si era su barricate diverse, anche i docenti sono coi ragazzi. Tutti insieme per un unico obiettivo: lottare contro l'impoverimento delle coscienze. La scuola italiana è sotto attacco
IL CASO DELLA DI MARZIO. Una scuola come tante altre. Siamo a Pescara. Italia. Abruzzo. Entriamo nell'istituto autogestito ed incotriamo i ragazzi. Lio ascoltiamo. Ci parliamo perchè vogliamo capire. «Anche noi partecipiamo a questa protesta», dice Pamela Di Fazio, detta la guerriera. Gli altri che ci avvicinano sono Lorenzo Rinaldi (la voce del gruppo), Sara Sciubba (la paladina) e molti altri. Sono giovani, freschi e vivaci come il movimento che li rappresenta e che fa il suo debutto in un teatro senza politica nel retro scena. Sono una lotta non politicizzata: finalmente professori e alunni insieme senza elmetti e tute mimetiche.
DALLE AUTOGESTIONI ALLA RETE. Una serie di eventi seguiranno queste auto-gestioni. Comitati nazionali degli studenti faranno da vertice per una rete di comunicazione che permetterà di vedere coinvolte molte città. Per una volta non si parlerà di Nord e Sud ma d’Italia. Professori gentili e disponibili, studenti volenterosi ed educati: questa è stata l’accoglienza ricevuta alla Di Marzio-Michetti. Una scuola come altre. Speciale. 900 alunni gestiti da una ventina di loro coetanei appena maggiorenni. Prime classi in aula, assemblee, addetti alla sicurezza ma soprattutto giovani attivi nei dibattiti. Ragazzi che anche grazie ai social-network diffondono i loro pensieri e si confrontano con i coetanei di tutta Italia .
IL 5 NOVEMBRE TUTTI IN PIAZZA. Il 5 novembre si terrà un corteo nella piazza principale della città di Pescara come anche il 16 e 17 di quesito mese. Ma ancor prima nella giornata di domani alle 16.15 potremo assistere ad un flash mob. «Occuperemo noi e molti altri», gridano decisi gli alunni del ventunesimo secolo. Quasi come se nelle loro vene scorresse il sangue di personaggi che giovani (come me) possono solo ricordare nei film. Hasta Siempre, ragazzi!
Ludovica Schiavone