“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Guardacaso... ecco il referendum "Idee in Corso"
Cosa vorrebbero i cittadini pescaresi al posto del Calice? La risposta è una fontana artistico-monumentale
GUARDACASO. Quando presentò la fantastica idea del referendum "Idee in Corso" per chiedere ai cittadini cosa ne pensassero della rimozione del Calice ma, soprattutto, cosa avrebbero voluto installare in quello spazio vuoto al posto dello Huge Wineglass, il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, confessò che personalmente avrebbe gradito una fontana artistico-monumentale. E adesso, guardacaso, alla chiusura di questa straordinaria consultazione popolare, cosa emerge che vorrebbe la maggioranza dei pescaresi in piazza Salotto? Ma una fontana artistico-monumentale! C'è anche da chiederlo? E, sempre guardacaso, il primo cittadino fa sapere di aver già avviato contatti con lo scultore Mimmo Paladino.
(IL) PALADINO C'E' GIA'. "Ho aperto un’interlocuzione con Paladino - ha infatti dichiarato Mascia - Sono andato a trovarlo e lui ha espresso una manifestazione d’interesse: gli piacerebbe intervenire su piazza Salotto perché considera Pescara una città che ha un tessuto turistico-culturale in crescita". Quindi il "delocalizzatore" chiede ai pescaresi di esprimere la loro opinione e nel frattempo, ancora guardacaso naturalmente, prepara il terreno per quella che poi, di nuovo guardacaso, risulterà essere l'opera più votata.
UNA MAGGIORANZA SCHIACCIANTE. Evidentemente l'amministrazione di centrodestra "ci usa" a far passare per volontà popolare ciò che invece è essa stessa a voler realizzare. Oggi Mascia sbandiera come un risultato straordinario il fatto che abbiano votato 6.311 persone, "dunque il 5% della popolazione" (cioè una percentuale insignificante: non ci è dato sapere come la pensi il restante 95%), e addirittura sottolinea che, di questi 6.311 votanti, si sono espressi in favore della fontana "4.186 utenti", vale a dire un numero ancora più basso del succitato 5%. Prima di lui, tuttavia, ci aveva pensato Pescara Futura a fare il capolavoro, commentando un sondaggio de Il Centro sul "destino" di Corso Vittorio: il 60% di 1.600 votanti (in pratica il niente) si era detto favorevole alla pedonalizzazione della strada, e Carlo Masci parlò addirittura di "maggioranza schiacciante dei pescaresi". Una frase che si commenta da sè.
UN REFERENDUM FARLOCCO? Tornando dunque a "Idee in Corso", non c'è bisogno di un campione per capire che si tratti di un referendum farlocco o, quantomeno, discutibile: prendendo per buoni i dati forniti dal Comune, diciamo subito che non ci vuole molto a reperire qualche migliaio di simpatizzanti di Forza Italia (ex Pdl) e "indirizzarli" a esprimere un determinato voto. Ragazzi, ma chi volete prendere in giro? Avete anche specificato che "il voto è stato anonimo", quindi chiunque poteva presentarsi alle urne. Dai, su. Siamo malfidenti? Come diceva quello, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina...
Federico Di Sante