“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Grillo "impallina" Napolitano: «Fare pulizia dei politici»
A Genova erano in centomila. Il leader conferma il No ad alleanze con altri partiti ed il referendum sull'Euro
DARIO FO AL V-DAY DI GRILLO "FUORI IL DENARO DALLA POLITICA". Non si può dire che i partiti non ce l'abbiano messa tutta per far crescere oltre misura il M5S. E' grazie a loro se oggi in piazza a Genova c'erano 100.000 persone arrabbiate contro la politica! Altro che calo del M5S! Grillo,
Dario Fo e Casaleggio, i cosiddetti populisti,si sono limitati semplicemente a ripetere quello che dice la gente comune che che non è legata tramite parentopoli e altri intrallazzi alla casta.
GRILLO HA RICONFERMATO CHE NON FARA' ALLEANZE CON GLI ALTRI PARTITI. Per chi non avesse ancora capito l'ex comico,non ha dismesso i toni duri contro i politici di tutti gli schieramenti e
ha tenuto a ricordare che "non faremo mai alleanze con gli altri schieramenti politici" ed anche che "i politici sono dei vigliacchi, daremo loro l'estrema unzione". I toni del Guru dei pentastellati non sono molto dissimili da quelli che la Lega usava ai tempi di "Roma ladrona", con la differenza che la procura ha chiesto il rinvio a giudizio del Senatur, dei figli, di Rosy Mauro, di Belsito per essersi appropriati dei 40 milioni di rimborsi elettorali, mentre i parlamentari del M5S hanno dimostrato che si può fare a meno del finanziamento pubblico. Quando Grillo, il populista estremista, richiedeva dai partiti la restituzione dei 2,7 miliardi di cui si sono appropriati, non ha fatto altro che ripetere quello che il procuratore della Corte dei Conti del Lazio ha sostenuto sollevando davanti alla Corte
Costituzionale il giudizio di legittimità sulle leggi dei rimborsi ai partiti. Per il procuratore esse hanno sostituito quella sul finanziamento pubblico dei partiti solo dal punto di vista lessicale, ma sostanzialmente riconfermandolo in toto. E ciò nonostante il referendum popolare dell'aprile del 93, quando 31 milioni di persone hanno detto che erano contrarie al finanziamento pubblico dei partiti. In risposta essi hanno presentato una ridicola proposta di legge con la quale, nella sostanza ripropongo, il finanziamento fino al 2017.
L'IMPEACHMENT A NAPOLITANO. Nemmeno Napolitano è stato risparmiato da Grillo, secondo cui, è andato al di fuori della costituzione 3-4 volte. Non è facile dire se faccia bene o meno a chiedere l'impeachement del Presidente della Repubblica, ma certamente non si può dire che il suo comportamento sia corretto dal punto di vista costituzionale, per lo meno a partire dalla sua partecipazione in prima persona alla formazione del governo dalle larghe intese, miseramente fallito e alla nomina dei cosiddetti saggi per la modifica della Costituzione. Ha anche ricordato le famose telefonate con Mancino che il Csm ha ordinato di cancellare a proposito della misteriosa trattativa Stato mafia. Quando Grillo arringando la folla ha detto "dobbiamo fare pulizia mandare a casa i politici", la piazza ha risposto "tutti a casa !". Forse nella memoria di tutti i presenti in quel momento era ancora impressa la vergognosa figura fatta dal governo Letta quando ha difeso la Cancellieri per le telefonate "umanitarie" fatte per far uscire dal carcere la figlia malata di Ligresti, mentre nessuna telefonata è stata fatta per far concedere gli arresti domiciliari a Federico Perna tossicodipendente di 34 anni morto qualche giorno dopo nel carcere di Poggioreale.
GRILLO PROPONE UN REFERENDUM PER RESTARE O USCIRE DALL'EURO. Grillo si è occupato anche delle prossime elezioni europee del 2014 che, secondo lui, premieranno il M5S che nelle sue previsioni diventerà il primo partito italiano ed europeo. Ha anche detto "vogliamo un referendum per rimanere dentro o fuori dell'Euro,perché siamo stati truffati. quando ci hanno messo dentro ci siamo ritrovati a competere in un mercato schizofrenico" e poi "io voglio che il popolo italiano sia prima informato, io voglio un piano b di sopravvivenza. L'Italia deve parlare con i paese che sono nella nostra stessa situazione, non con la Germania. Ci va un'alleanza tra i paesi del Mediterraneo Spagna, Portogallo, Grecia e Francia. Se vogliamo l'euro, dobbiamo avere il 20 % di svalutazione". Ora, a parte la difficoltà di indire un referendum su un argomento così complesso, sarebbe ora che si aprisse veramente un dibattito che coinvolgesse tutta la popolazione, sulle condizioni da proporre ed imporre anche all'UE, alla Germania, al FMI, la Commissione Europea, affinchè l'Italia resti nella zona euro.
Clemente Manzo