“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Green economy: Yes! Ma l'orso?
L'affare delle pale eoliche rischia di compromettere l'ecosistema di Abruzzo. Appello a Chiodi sulle VIA
IL RISCHIO DELLA GREEN ECONOMY. Negli ultimi anni non si è fatto altro che parlare di green economy: cioè l'uso di tecnologie capaci di utilizzare le risorse della naturali (sole, acqua, vento, terra) allo scopo di produrre preziosa energia pulita. Fin qui tutto bene non c'è nulla da ridire. L'economia verde ha prodottto redditi, lavoro ed opportunità; e per questi motivi il settore è stato giustamente finanziato e sostenuto sia dalle banche e che dallo stato. Ma c'è un aspetto che è poco noto: ossia gli effetti che possono produrre questi enormi impianti - spesso sono così: parchi eolici, centrali idroelettriche, biomasse, etc - sugli ecosistemi di territori unici al mondo e col rischio di modificarne per sempre le specificità. E' questo, purtroppo, il caso dell'Abruzzo e del Molise, dove si rischia di sacrificare aree fino ad oggi integre ed essenziali che permettono la vita di specie animali come l'orso marsicano (solo 42 esemplari censiti) ed il lupo. La loro scomparsa dalla terra che ha dato origine alla specie sarebbe un danno disumano, imperdonabile, oltre che un clamoroso autogol dal punto di vista economico: sono noti, infatti, gli effetti positivi risultati determinati dallo sviluppo del turismo naturalistico e faunistico nel Parco Nazione d'Abruzzo. E' l'unica via che abbiamo e non possiamo boicottare l'unica via per valorizzare le risorse del nostro territorio.
IL RUOLO DELLA COMMISSIONE VIA. A breve la commissione VIA della Regione Abruzzo dovrà proninciarsi sulla fattibilità di due grandi progetti: uno a Pizzoferrato, in provincia di Chieti, e l'altro nel comune di Tornimparte, in provincia dell'Aquila. Il primo è un parco eolico enorme che prevede la messa in opera di giganteschi aerogeneratori, alti 150 metri, in un territorio ancora integro, dove si può incontrare l’orso bruno marsicano ed alcune specie di uccelli molto rari, come il nibbio reale. Il rischio che si corre è chiaro: i primi saranno costretti a modificare le loro abitudini mentre gli altri correranno il rischio di rimanere uccisi dalla rotazione delle enormi pale. Anche l'altro progetto prevede, sulle grandi montagne a ridosso del Parco del Sirente Velino e che costituiscono una delle ultime testimonianze dell’Appennino più selvaggio, non è da meno.
L'APPELLO AL PRESIDENTE CHIODI. L'associazione animalista Salviamo L'Orso, nella persona di Stefano Orlandini, ha lanciato un appello al governatore della Regione Abruzzo affinchè faccia quanto in suo potere affinchè la commissione valuti la questione dei parchi eolici con estrema attenzione. In ballo c'è il futuro dell'intero Abruzzo e non soltanto quello di due dei suoi figli più preziosi (l'orso e il lupo).
Il (sub)direttore