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Grandi Rischi, il pg: "Confermate la condanna per De Bernardinis"
Secondo il sostituto pg di Cassazione, Maria Giuseppina Fodaroni, va celebrato un nuovo processo civile sulle richieste di risarcimento
GRANDI RISCHI, IL SOSTITUTO PG CHIEDE LA CONFERMA DELLA CONDANNA. Confermare la pena a 2 anni di reclusione inflitta in appello all'ex vice capo del dipartimento della protezione civile, Bernardo De Bernardinis, l'unico componente della commissione Grandi Rischi che, in secondo grado, e' stato condannato per omicidio colposo e lesioni in relazione alle rassicurazioni ritenute infondate date alla popolazione de L'Aquila alla vigilia del terremoto del 2009. Lo ha sollecitato il sostituto pg di Cassazione, Maria Giuseppina Fodaroni, che ha chiesto alla quarta sezione penale della Suprema Corte di rigettare il ricorso dell'imputato, per il quale i giudici d'appello avevano disposto la sospensione della pena e la non menzione.
"UN NUOVO PROCESSO CIVILE". Secondo il pg vanno accolti alcuni ricorsi di parte civile, relativi al crollo della casa dello studente, presentati nei confronti di De Bernardinis. Per questo Fodaroni ha chiesto che venga celebrato un nuovo processo civile sulle richieste di risarcimento. Tra le motivazioni della sentenza di appello del processo alla Commissione Grandi Rischi, depositata alla Corte d'Appello dell'Aquila, si leggeva che "La condotta colpevole di De Bernardinis ebbe incidenza causale diretta nella formazione dei processi volitivi di alcune delle vittime nei momenti successivi alle due scosse premonitrici".
LE ASSOLUZIONI. Sempre il sostituto pg Fodaroni ha chiesto di confermare le assoluzioni pronunciate in appello per 6 dei 7 componenti della commissione Grandi Rischi, imputati per omicidio colposo e lesioni. Secondo Fodaroni vanno rigettati i ricorsi presentati contro le assoluzioni dalla Procura generale de L'Aquila, dalla presidenza del Consiglio dei ministri, che in questo processo e' responsabile civile, e dalla maggior parte delle parti civili. Per il pg è legittima l'assoluzione dei 6 scienziati che componevano la commissione. Fodaroni, dunque, ha sollecitato la sostanziale conferma della sentenza emessa dai giudici della Corte d'appello de L'Aquila il 10 novembre 2014, quando furono assolti Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi, Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, responsabile del progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica all'universita' di Genova, e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di protezione civile. In primo grado, tutti e 7 gli imputati erano stati condannati a 6 anni.
Redazione L'Aquila