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Grandi Rischi, i famigliari delle vittime: "Nessuna giustizia"
La Quarta sezione penale della Cassazione conferma le sentenze emesse dalla Corte d'Appello: è polemica
LA CASSAZIONE SI E' ESPRESSA. E' definitiva l'assoluzione dei sei scienziati della Commissione Grandi rischi, finiti sotto processo per omicidio colposo e lesioni, in relazione all'accusa di aver diffuso false rassicurazioni alla popolazione aquilana pochi giorni prima del terremoto che il 6 aprile 2009 causo' 309 vittime. La Quarta sezione penale della Cassazione ha infatti confermato la sentenza emessa dalla Corte d'Appello dell'Aquila il 10 novembre dello scorso anno. La Suprema Corte ha rigettato tutti i ricorsi, compresi quelli della Procura Generale dell'Aquila e delle parti civili, presentati contro la sentenza d'appello che, ribaltando il verdetto di primo grado, aveva assolto sei dei sette imputati. Tutti i componenti della Commissione Grandi Rischi, invece, nel processo di primo grado erano stati condannati a sei anni.
TUTTI ASSOLTI TRANNE UNO. Con la sentenza di ieri sera, diventano definitive le assoluzioni per Franco Barberi, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce. Confermata invece la condanna a 2 anni di reclusione a Bernardo De Bernardinis, ex vice capo della Protezione Civile. Quella di De Bernardinis e' così l'unica condanna inflitta nell'ambito del processo alla Commissione Grandi Rischi in relazione alle rassicurazioni infondate diffuse pochi giorni prima del terremoto dell'Aquila. De Bernardinis, che faceva parte della Commissione, si era visto ridurre da 6 a 2 anni la condanna in appello (con pena sospesa e non menzione). La Quarta Sezione penale della Suprema Corte ha rigettato il suo ricorso, cosi' come quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile civile in questo processo.
LA DELUSIONE DEI FAMIGLIARI. "Pensavamo che avremmo trovato giustizia, invece cosi' non e' stato". Questo il commento di Maria Grazia Piccinini, mamma di Ilaria Rambaldi, una delle vittime del sisma, dopo il verdetto della Cassazione. "Dieci ore di discussione - ha aggiunto la signora - per fare un copia-incolla della sentenza d'appello". La Piccinini, infatti, ha passato l'intera giornata, con altri famigliari delle vittime del terremoto, ad attendere davanti all'Aula Magna di 'Palazzaccio' la pronuncia dei supremi giudici. Il Collegio della quarta sezione penale e' rimasto riunito in Camera di Consiglio proprio dieci ore, per esaminare i ricorsi presentati contro la sentenza con cui la Corte d'appello de L'Aquila aveva assolto sei dei sette scienziati della Grandi Rischi e condannato De Bernardinis. I famigliari delle vittime hanno assistito alla lettura del dispositivo con compostezza, alcuni tenendosi abbracciati.
Gli Indipendenti