“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Grande Pescara, Cna: “D’Alfonso rispetti la volontà popolare”
Appello di Colazilli e Salce al governatore d'Abruzzo: «Il referendum consultivo non è soggetto a interpretazioni: va attuato»
LA CNA SULLA GRANDE PESCARA. «Il referendum consultivo, con cui a larghissima maggioranza i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno deciso di istituire la “grande Pescara”, non è soggetto a interpretazioni: va attuato». Lo affermano in una nota il presidente e il direttore della Cna di Pescara, Riccardo Colazilli e Carmine Salce, rispondendo a un intervento del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. Già a inizio novembre la Cna si era rivolta al Governatore invitandolo ad avviare subito la costituzione della Grande Pescara.
"MA NON C'E' CONTRADDIZIONE". Colazilli e Salce ritengono che non vi sia «contraddizione tra i processi, pure meritoriamente avviati dal governatore, su area metropolitana e sviluppo della macro regione adriatico-ionica, con l'istituzione del nuovo soggetto che racchiuda i tre centri urbani adriatici. E’ semmai vero che, in quella prospettiva, la nascita in Abruzzo di una grande realtà, potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di forza».
LE DIFFICOLTA' ECONOMICHE. I due dirigenti della Cna pescarese, ancora, sottolineano le enormi difficoltà economiche in cui le tre amministrazioni si dibattono: «Con due dei tre centri, peraltro i più grandi, prossimi al dissesto finanziario, non si capisce per quali ragioni non venga favorito e agevolato un processo che porterebbe alla nuova realtà risorse consistenti aggiuntive, oltre a enormi risparmi di gestione». Salce e Colazilli, infine, si chiedono se «in tempo di anti-politica così diffusa, il rispetto della volontà popolare non sia un elemento essenziale per recuperare un rapporto positivo tra cittadini e politica».
Redazione Pescara