“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Grana giudiziaria per l' ex Governatore e quattro assessori: rinviati a giudizio
D' Alfonso, Di Matteo, Sclocco, Pepe e Paolucci nei guai per vicenda della 'Villa delle Rose' di Lanciano
GUAI PER D' ALFONSO E QUATTRO ASSESSORI. L'ex governatore abruzzese, il senatore Luciano D'Alfonso e quattro ex assessori regionali sono stati rinviati a giudizio dal gup del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, nell'ambito della vicenda riguardante la delibera numero 367 del 3 giugno 2016 avente ad oggetto la riqualificazione e la realizzazione del parco pubblico "Villa delle Rose" a Lanciano. In particolare, oltre all'ex presidente della Regione, sono stati rinviati a giudizio gli ex assessori Dino Pepe, Marinella Sclocco, Donato Di Matteo e Silvio Paolucci; il capo di gabinetto Fabrizio Bernardini e Claudio Ruffini, ex segretario particolare di D'Alfonso. Il pm Andrea Di Giovanni contesta a tutti gli imputati il reato di falso ideologico in concorso. Secondo l'accusa, in quel primo atto si ravvisa il falso perche' gli imputati "in concorso tra loro, previo accordo telefonico intercorso tra D'Alfonso e Ruffini, la cui azione era consapevolmente diretta al medesimo fine della falsa attestazione", avrebbero attestato, "contrariamente al vero", la presenza del governatore Luciano D'Alfonso alla seduta straordinaria di Giunta, svoltasi nella sede della Regione Abruzzo di viale Bovio, Pescara. Il giudice prima di disporre il rinvio a giudizio degli imputati aveva accolto un'eccezione presentata dal difensore di D'Alfonso, decretando l'inutilizzabilita' dell'intercettazione telefonica riguardante la conversazione nella quale l'ex governatore e Ruffini prendevano accordi. Allo stesso tempo aveva invece rigettato un'altra eccezione, presentata sempre dalla difesa dell'ex presidente della Regione, per chiedere l'inutilizzabilita' delle indagini difensive compiute dal pm. L'udienza davanti al Tribunale monocratico si terra' il prossimo 8 giugno.
Redazione Independent