“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Gli abruzzesi torneranno al voto tra sei mesi circa. Polemica sulla data delle regionali
ll presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ha, infatti, fissato al 10 febbraio 2019. L'appello: rinuncino all'indennità
REGIONE ABRUZZO: SI VOTERA'TRA SEI MESI. Gli abruzzesi torneranno al voto tra sei mesi circa. Il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ha, infatti, fissato al 10 febbraio 2019, la data delle prossime elezioni regionali. Una decisione, sancita d'intesa con la Presidente della corte d'appello dell'Aquila Fabrizia Francabandera e sentito il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, che però sta scatenando moltissime polemiche. Ricordiamo, infatti, che l'indizione delle nuove elezioni, che eleggeranno il presidente di Regione Abruzzo ed 31 consiglieri regionali (+ 5 supplenti), si è resa necessaria dopo che l'ex governatore, Luciano D'Alfonso, il 10 agosto scorso, ha lasciato la presidenza abruzzese avendo scelto la carica di senatore, per la quale era stato eletto il 4 marzo scorso con il Partito Democratico. In conseguenza di ciò, l'assemblea regionale è stata sciolta il 22 agosto scorso. In pratica, l'attuale assemblea regionale, ed i suoi membri, continueranno a percepire uno stipendio di circa diecimila euro al mese fino all'anno nuovo e senza dover svolgere praticamente alcuna attività, esclusa la campagna elettorale. Forse sarebbe il caso che gli stessi decidessero di rinunciarvi, lo faranno? La richiesta arriva dalla società civile, chissà...
Redazione Independent