Giustizieri "fai da te"?

Luco dei Marsi. Tre immigrati denunciano aggressioni a colpi di spranghe. Il sindaco Palma: «E' una vendetta»

Giustizieri "fai da te"?

RONDE SQUADRISTICHE A LUCO DEI MARSI? Che sta succedendo nella piccola comunità di Luco dei Marsi, 6mila abitanti nell'area del Fucino, in provincia di L'Aquila: una terra dove è l'agricoltura a farla da padrone - patate, barbabietole e carote - ed il lavoro dei campi funziona come nelle campagne foggiane o della Calabria, che sono popolate di immigrati? Nel lavoro, infatti, sono impegnati soprattutto stranieri (macedoni, albanesi, marocchini e bulgari) che per i mesi della raccolta si spaccano la schiena in cerca di qualche soldino per sfamare la propria vita e le famiglie rimaste in Africa o nel nord-est dell'Europa. Oltre agli episodi di "caporalato", l'odioso reato di chi per lavorare è costretto quasi in schiavitù, e frequentissimi da quelle parti negli ultimi mesi è balzata alla cronaca una storia fatta di violenza e aggressioni. Una storia di ronde notturne in stile fascista a colpi di spranghe e catene verso la popolazione immigrata. La denuncia è del sito repubblica.it che ha intervistato alcune vittime della violenza squadrista apparentemente avvenuta senza motivo. In realtà, per quanto assurde, le "ragioni" ci sarebbero eccome: troppi immigrati che popolano quelle zone e troppa droga. Impossibile non citare il caso del marocchino-eroe recentemente arrestato per spaccio di hashish. A lanciare le accuse sono tre immigrati: Almiraia Halderaha, Rashid El Dovhali e Hicham Ouguandar che hanno raccontato, in video, gli episodi di violenza.

TRE MESI DI VIOLENZE NEL FUCINO. Il 3 novembre un giovane di Trasacco, Ennio Tomassi, 34 anni, era stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia dell'ospedale di Avezzano per le ferite riportate da due coltellate nella zona vicino il cuore. Il giovane - stando a quanto riferito dagli inquirenti che avevano aperto un'indagine - era stato ferito in seguito ad una rissa scoppiata fuori da un locale di Luco dei Marsi. Infine, l’ultima aggressione consumata venerdì scorso. Due agricoltori marocchini, fermi ad un distributore automatico di sigarette, hanno raccontato di essere stati avvicinati da tre persone e che li hanno circondati. Uno di loro è riuscito a fuggire mentre l'altro è stato massacrato di botte. E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In quest'ultima vicenda sarebbero coinvolti Luigi Palma, figlio poliziotto del primo cittadino di Luco dei Marsi Domenico Palma ed anche il nipote 21enne dello stesso sindaco. 

IL SINDACO PALMA: «E' UNA VENDETTA». Il sindaco Luigi Palma, inteerogato sulla questione, ha annunciato querele contro la stampa attraverso il suo legale Casciere. «Dev'esser fatta chiarezza - scrive l'avvocato - per evitare una caccia alle streghe dalle conseguenze gravissime. Un giornale nazionale ha scritto falsità che denigrano i miei rappresentati, laddove parla di giustizieri della notte e dice che a Luco c'è la "legge fai da te" con "in prima linea la famiglia del sindaco". La ricostruzione è il frutto prevenuto di una parte politica, che ancora non riesce a "digerire" la sconfitta, dopo un cinquantennio di strapotere in Luco. Quale occasione migliore per delegittimare il sindaco per una storia infondata. Le testimonianze hanno anche il sapore di una vendetta contro il poliziotto che aveva svolto indagini sul teste. Il sindaco - conclude Casciere - agirà a tutela della collettività che rappresenta». Il Coisp, sindacato di polizia, ribadita l'inutilità delle ronde, si dice addolorato per il coinvoglimento di un poliziotto e chiede che il garantismo valga anche per gli agenti, spesso «dati in pasto all'opinione pubblica per poi essere assolti da accuse ingiuste o addirittura false».

Redazione Independent