“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Gissi. Ombre su New Trade
Vicenda Ex Golden. A poche settimane dall'inzio dell'attività i lavoratori denunciano strani licenziamenti
OCCHI APERTI SULLA NEW TRADE DI GISSI. «Esprimiamo forte preoccupazione per quanto sta avvenendo alla New Trade di Gissi». Lo ha detto il segretario provinciale della Filctem-Cgil, Giuseppe Rucci, in merito alla situazione che vivono in questi giorni i lavoratori della New Trade -azienda del settore tessile di Prato che nel maggio scorso aveva firmato l’accordo nel processo di riconversione ex Golden Lady per riassorbire 115 operai -, commentando i licenziamenti ed il sequestro da parte della Procura di Vasto di alcuni materiali. Il Corpo della Guardia Forestale, infatti, mercoledì pomeriggio ha operato un sequestro disposto dalla Procura di Vasto. «Il Corpo Forestale - aggiunge - ha eseguito mercoledi’ pomeriggio l’ordinanza emessa dalla Procura di Vasto circa il sequestro preventivo di alcuni materiali della New Trade (abiti usati da ricondizionare, ndc) perche’ ci sarebbero carenze nell’iter autorizzativo alle attività della New Trade». Il tutto a poche settimane dall’avvio delle nuove produzioni, nello stabilimento abbandonato dalla Golden Lady, che aveva messo in mezzo ad una strada quasi 500 lavoratori.
ACERBO: «FARE CHIAREZZA». Anche il consigliere regionale Maurizio Acerbo è preoccupato per l'evolversi della situazione. «Occorre fare chiarezza - ha detto Acerbo - su quali siano le carenze e le responsabilità. Pare che la Regione non possa ancora dare i contributi previsti alla New Trade perché l’impresa non ha versato l’indispensabile fideiussione. Eppure ci sono già licenziamenti mentre è ancora in corso il periodo di prova». Insomma il profilo della New Trade per ora non è certo rassicurante e quindi massima deve essere la vigilanza di tutti gli attori istituzionali. «La preoccupazione per tale incerta situazione - ha concluso - è palese tra le lavoratrici ed i lavoratori che abbiamo incontrato. Usciti dalle incertezze dovute ad una meschina delocalizzazione ad opera della Golden Lady, alla crisi economica che continua a pesare drammaticamente sulle spalle dei cittadini, si aggiunge l’incomprensione di licenziamenti ai quali non viene data spiegazione. Molte e molti di questi lavoratori e lavoratrici hanno bisogno almeno di una certezza: che il diritto al lavoro, così faticosamente difeso, non sia messo in discussione né da qualsiasi tipo di prevaricazione, né da negligenze di ogni tipo. Stiamo parlando del presente e del futuro di decine di famiglie e non è possibile avere atteggiamenti di sufficienza o irrispettosi nei loro confronti. Ci attendiamo che dal prossimo incontro che i sindacati hanno chiesto a Regione, Provincia e azienda, vengano fuori chiarimenti e soprattutto garanzie per le lavoratrici ed i lavoratori».
Marco Beef