“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Giovedì senz'auto. Così non va!
Confesercernti: «Azione inutile senza concertazione». Il piano antismog favorisce solo i centri commerciali
UN FAVORE AI CENTRI COMMERCIALI? - L'ennesimo giovedì senza auto in centro è occasione per rilanciare l'eterna polemica tra i piccoli commercianti, che sopravvivono alla crisi con grande fatica e capacità d'ingegno, ed i grandi centri commerciali che beneficiano del flusso migratorio in fuga dalla città di Pescara. «Nei giovedì di chiusura al traffico i commercianti e gli artigiani di Pescara hanno visto crollare gli incassi anche dell’80 per cento, e non solo nelle vie centrali della città. Altre due giornate così e si rischierà di dover ridurre il personale del 15 per cento, perché equivarrebbe a ridurre la settimana lavorativa da sei a cinque giorni: è un ritmo che non si può assolutamente sostenere, tantomeno nella peggiore crisi economica da trent’anni a questa parte». Lo affermano il presidente di Confesercenti Pescara Bruno Santori ed il direttore Gianni Taucci con un comunicato inviato alla stampa e che vede come destinatario il Comune di Pescara. Di ciò, ovviamente, ne hanno beneficiato i grandi centri commerciali dell'hinterland pescarese che hanno visto aumentare il flusso di utenti. Ed in tempi di crisi economica sono proprio i dettagli a fare la differenza.
SANTORI E TAUCCI: PRONTI AI SACRIFICI MA...- «Gli imprenditori sono pronti a fare il proprio dovere, ma non è questa la strada giusta da percorrere – dicono Santori e Taucci – perché l’inquinamento atmosferico non si ferma certo ai confini della città. Il livello della discussione va insomma portato fuori dal Comune di Pescara: chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo con la Regione, le Province di Pescara e Chieti e i Comuni di Pescara, Montesilvano, San Giovanni Teatino, Spoltore, Francavilla, Città Sant’Angelo. Bisogna individuare soluzioni condivise che non sacrifichino commercianti, artigiani e ristoratori pescaresi. L’ipotesi alla quale chiediamo di lavorare è che in una giornata di sabato, quando la maggior parte delle attività lavorative sono a riposo, si chiudano le arterie di collegamento extracomunali verso i centri commerciali e le zone industriali, coinvolgendo anche l’Anas, in modo da ridurre in maniera sostanziale la quantità di inquinamento. Una sperimentazione che dimostrerebbe non solo la reale volontà delle amministrazioni locali di ridurre l’inquinamento – proseguono Santori e Taucci – ma anche che le istituzioni dell’area urbana di Pescara non vogliono distruggere il tessuto economico delle piccole e medie imprese commerciali, turistiche e artigianali delle città. Ognuno si assuma le proprie responsabilità e non si chieda ai soli commercianti pescaresi di pagare da soli il prezzo dell'inquinamento». Condivisibile, logico e razionale.
Redazione Independent