“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Giorgio De Matteis scatenato: "L'Aquila silurata da D'Alfonso, e Cialente che fa?"
Il Consigliere comunale dell'’Aquila del gruppo 'L’'Aquila Città Aperta' boccia sonoramente il sindaco e le decisioni del Governatore su nomine dirigenziali, fondi alla cultura e Parco Gran Sasso
DE MATTEIS SCATENATO: "L'AQUILA SILURATA DA D'ALFONSO". Il Consigliere comunale dell'’Aquila Gruppo “'L’'Aquila Città Aperta” Giorgio De Matteis boccia sonoramente il sindaco Massimo Cialente e le decisioni del Governatore Luciano D'Alfonso. "Finalmente - scrive De Matteis - il Pd aquilano si è svegliato, e con esso anche il Sindaco Cialente mi sembra che stia acquisendo la consapevolezza che L'’Aquila è sull'’orlo di un vigoroso siluramento da parte del Presidente della Regione, D’Alfonso, e del Pd regionale. Dopo la mannaia sui contributi alle istituzioni culturali del capoluogo, la formalizzazione degli incarichi dell’'alta dirigenza della Giunta Regionale (con gli aquilani praticamente scomparsi) e la penosa giornata autoreferenziale sul primo anno di fallimentare governo abruzzese senza coinvolgere la nostra città, D’Alfonso sta preparando l’ennesimo sgambetto all’Aquila sulla questione Parco del Gran Sasso e Monti della Laga". Tra qualche giorno, infatti, scadrà il mandato del presidente Diaconale e è probabile che venga sostituito con un nome gradito al presidente degli abruzzesi. "D'Alfonso - prosegue De Matteis - è andato a parlare personalmente con il Ministro dell’Ambiente per proporre dei nomi, senza nemmeno ascoltare le voci istituzionali di quei territori che hanno i maggiori legami con il Parco, vale a dire quello dell’Aquila e dell’Aquilano. Dico questo - continua - senza entrare nel merito delle capacità delle persone che D’Alfonso ha indicato, ma criticando con forza il modo con cui quest’ultimo sta lavorando. Pressappochismo, arroganza, scorrettezza e autoritarismo di bassa lega. Queste sono le principali connotazioni dell’azione politica del Governo D’Alfonso, il cui operato è ormai chiaro a tutti: fare fuori L’Aquila a tutti i costi, creando non poco imbarazzo anche al suo vice presidente Lolli, unico aquilano nell’esecutivo". Per il consigliere comunale di L'Aquila Città Aperta non è la 'solita' questione di campanile. "Sono sempre stato tra i primi - prosegue - anche quando ero assessore e consigliere regionale, a sostenere che un sano equilibrio tra le varie realtà abruzzesi era ed è l’elemento fondamentale per una crescita armonica della nostra regione. Ed è proprio questo il punto: l’attuale Presidente sta lavorando per sfasciare completamente questo equilibrio e gli Aquilani hanno il dovere di difendere le loro prerogative, senza assolutamente avere la pretesa di ledere quelle altrui. Se il Pd aquilano contesta D’Alfonso per le sue scelte contrarie alle zone interne, se il Sindaco non riceve nemmeno l’invito a partecipare ai lavori per la direzione regionale del Pd (e se ne duole pubblicamente), non possiamo che compiacerci per il fatto che il partito leader del centro sinistra si sia finalmente destato da un torpore durato anche troppo. Speriamo - conclude - che si siano resi conto che è venuto il momento di serrare le fila, come noi dell’opposizione consiliare chiediamo ormai da tempo". Tra le priorità ricordate da De Matteis quelle dell’Ente Parco che si dovrebbe affidare ad un nome che abbia le capacità di coniugare autorevolezza, rispetto dell’ambiente e sviluppo del territorio.
Redazione Independent