“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Germania condannata per l'eccidio di Limmari, nel 1943 morirono 128 persone
Una sentenza storica, quella pronunciata ieri dal Tribunale di Sulmona: 1,6 milioni al Comune di Roccaraso e 5 milioni a parte degli eredi delle vittime
CONDANNATA LA GERMANIA PER L'ECCIDIO DI LIMMARI. NEL 1943 LO STERMINIO NELL'APPENNINO ABRUZZESE. Una sentenza storica, quella pronunciata, ieri mattina, dal Tribunale di Sulmona, che ha riconosciuto la colpevolezza della Repubblica Federale di Germania per l’eccidio di Limmari.
Il 21 novembre 1943 a Pietransieri, oggi frazione del comune di Roccaraso, i soldati tedeschi trucidarono 128 persone, di cui 60 donne, anche un neonato, senza alcun motivo. Niente di niente. Solo per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. Si salvò solo una bambina di 7 anni, Virginia, unica che ha potuto raccontare cos'è successo fingendosi morta sotto il cadavere della madre. "Avevo alzato la testa quando ero ancora sotto a mamma ed avevo visto mio fratello che mi stava vicino. Mi ha detto: Virginia, è morta mamma? Io gli risposi di sì. Era morta sull’istante, l’avevo morta su di me. Mio fratello aveva un buco fatto con la mitragliatrice. Un buco da parte a parte che gli aveva trapassato un occhio. Poi, dopo che gli avevo risposto, abbassò la testa e morì anche lui…”.
Adesso non sappiamo se il Governo tedesco rappresentato da Angela Merkel rispetterà la sentenza dei giudici peligni (Giovanna Bilò), riconoscendo un risarcimento economico di 1,6 milioni al Comune di Roccaraso e 5 milioni a parte degli eredi delle vittime. Quello che è certo, però, è che nessuna somma di denaro porta’ ristorare dall’orrore crudele compiuto degli assassini della Wehrmacht, le forze armate di Adolf Hitler e del Terzo Reich.
Redazione Independent