“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Garanzia Giovani, il sindaco Magnacca fa il punto della situazione
Il Comune di san Salvo assumerà soltanto due tirocinanti, come stabilito dal regolamento. C'è tempo fino al 31 ottobre per presentare le domande
GARANZIA GIOVANI: TIZIANA FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. "Su Garanzia Giovani occorre fare chiarezza al fine di poter dare informazioni corrette ai cittadini, evitando così inutili e gratuite polemiche". Così il primo cittadino sansalvese Tiziana Magnacca si difende sull'iniziativa per favorire l'occupazione giovanile nella Regione Abruzzo e che ha procurato alcuni problemi nella gestione delle pratiche. Il termine per l’adesione a “Garanzia Giovani” è attualmente fissato al 31 ottobre 2015 ma l’Ufficio Politiche Sociali ha già ripresentato la domanda, rigettata in prima istanza - stando a quello che dice il sindaco - per un disguido con il corriere.
IN COMUNE DUE TIROCINANTI. Il Comune di San Salvo ospiterà due tirocinanti. "Su questo punto - spiega la Magnacca - il protocollo istituito dalla Regione Abruzzo prevede per gli enti pubblici inequivocabili limiti numerici". Nelle linee guida infatti si legge: “Ogni datore di lavoro pubblico ospitante può avere un numero minimo di un tirocinante e un numero massimo di tirocinanti contemporaneamente pari al 2% dei lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato”. Considerando che il Comune di San Salvo ha novanta dipendenti il conto è presto fatto.
NESSUN PROBLEMA PER LE AZIENDE. La momentanea esclusione del Comune a “Garanzia Giovani” non inficia l’ammissione per le aziende locali. "E’ doveroso mettere in evidenza - conclude il sindaco - come in questi anni l’Amministrazione comunale ha partecipato a tutti i bandi regionali ed europei per ottenere fondi al fine di ampliare i servizi già in atto nel Comune di San Salvo nel campo sociale. Oltre ad aver realizzato con fondi propri centinaia di borse lavoro per sopperire a fondi più ridotti distribuiti dalla Regione per venire incontro ai cittadini in difficoltà utilizzando un criterio più equo attraverso norme legate al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Non si può pensare di dover correre dietro a presunti errori del Comune di San Salvo, perdendo di vista atti e azioni concrete ben visibili i cui riflessi sono facilmente documentabili tra i cittadini che ne hanno usufruito a sostegno del loro reddito".
Redazione Independent