“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Garanzia Giovani: 702 teramani aderenti al patto di adesione
Tanti sono i ragazzi fra i 15 e i 29 anni che sono stati presi in carico dai Centri per l'Impiego e sono arrivati a sottoscrivere il cosiddetto "Patto di adesione"
702 TERAMANI PER "GARANZIA GIOVANI". 702 giovani teramani hanno riposto fiducia nel programma Garanzia Giovani. Tanti sono i ragazzi fra i 15 e i 29 anni che sono stati presi in carico dai Centri per l'Impiego e sono arrivati a sottoscrivere il cosiddetto "Patto di adesione". Si tratta del risultato piu' significativo raggiunto in Abruzzo fra i giovani "assegnati" (quelli che si sono iscritti al programma) e quelli che hanno terminato il percorso arrivando a sottoscrivere il Patto.
ALLA PROVINCIA IL 24% DEI NOMINATIVI. La provincia di Teramo, infatti, ha ricevuto circa il 24% dei nominativi da prendere in carico (1868) e ha provveduto a convocare oltre il 70% di loro; circa il 45% del totale dei patti di attivazione stipulati in Abruzzo (702). A questa adesione, pero', non corrisponde al momento una adeguata offerta da parte delle imprese (chi assume con Garanzia Giovani ha diritto ad un bonus occupazionale) e si rimane in attesa dei bandi regionali sui tirocini, formazione, mobilita' anche extraterritoriale, autoimpiego.
"Sarebbe una doppia beffa per i giovani, gia' demoralizzati da un presente non incoraggiante, se delle risorse a loro destinate, 31 milioni in Abruzzo, non si ricavassero benefici diretti e misurabili a loro favore - afferma il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino - Anche la misura dell'apprendistato non sta funzionando benissimo. Secondo Facile, il sistema di incrocio domanda/offerta dei nostri centri, sono solo due i contratti stipulati nella nostra provincia e secondo la Cgil, nei dati diffusi alcuni giorni fa, sarebbero solo due in tutto l'Abruzzo i contratti stipulati con il bonus occupazione. La scommessa è di accorciare drasticamente i tempi della burocrazia; di avvicinare le imprese per verificare di cosa hanno bisogno in questo momento storico e costruire la formazione, pure finanziata con 2 milioni di euro, sulla base di queste richieste; legare la formazione al bonus occupazionale. E se si verifica in corso d'opera che su alcune delle misure previste non vi e' offerta, come sta accadendo con l'apprendistato, rimodulare il Piano, subito pero',spostando le risorse dove c'e' domanda".
Redazione Teramo