“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Garante dei Detenuti. Tar riammette la 'radicale' Rita Bernardini
Il segretario del partito fondato da Marco Pannella, 63 anni, romana, ex onorevole è il candidato forte della politica. Elezione il prossimo 13 ottobre
GARANTE DEI DETENUTI. RITA BERNARDINI IN POLE POSITION. Il Tar ha riammesso la candidatura di Rita Bernardini come Garante dei detenuti abruzzesi: l'esclusione del segretario del Partito Radicale, 63 anni di Roma, è stata annullata perché illegittima. A renderlo noto è una nota di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi che da tempo, come molti, sostiene la candidatura dell'ex onorevole alla Camera dei Deputati la quale, assistita da un pool di legali (Paolo Mazzotta, Giuseppe Rossodivita e Vincenzo Di Nanna), aveva presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. "La competenza della decisione spettava ai Capigruppo del Consiglio regionale - si legge in una nota - e non agli uffici amministrativi, che avevano 'scartato' la candidatura di Rita Bernardini per motivi infondati prima ancora che potesse essere discussa dalla Regione Abruzzo". In favore della Bernardini, nei giorni scorsi, era sceso in campo anche l'ex leader di Lotta Continua Adriano Sofri e molti esponenti della politica abruzzese e nazionale.
GLI ALTRI CANDIDATI. Gli altri candidati sono Paolo Albi, ex consigliere comunale di centrodestra a Teramo e Giorgio Lovili, ex segretario generale del Comune dell’Aquila, Manlio Madrigale del centro di Civicrazia di Chieti, Gianmarco Cifaldi, professore di Sociologia all’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, Rosita Del Coco, docente di Diritto penitenziario a Teramo, Carlo Di Marco, prof di Scienze politiche a Teramo, Antonio Di Biase, docente di Diritto civile all'Università di Foggia, Marco Manzo, editore, collaboratore de Il Fatto Quotiano e presidente di PiùAbruzzo, Francesco Lo Piccolo della onlus Voci di Dentro, Fabio Nieddu, ex responsabile della Croce rossa di Chieti, Ariberto Grifoni, Danilo Montinaro, psichiatra di Lanciano, Fiammetta Trisi, direttore dell’Ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Pescara e l'avvocato Salvatore Braghini.
LA DECISIONE IL 13 OTTOBRE. La decisione, dopo mesi dall'istituzione della carica, dovrebbe arrivare nel prossimo Consiglio regionale ma rumors dicono che ci sia in atto un vero scontro tra le forze politiche che non trovano convergenza sull'esponente del Partito Radicale. Come da regolamento, infatti, il Garante dei Detenuti deve essere eletto da almeno 2/3 dell'assemblea legislativa ovvero almeno 21 consiglieri regionali. Tra i dubbi sollevati l'età da pensione di molti dei candidati e gli impegni plurimi di costoro che renderebbero l'incarico del Garante non efficace allo scopo per il quale era stato istituito. Per svolgere questo compito delicatissimo servono, infatti, tempo (e molto) a disposizione e parecchia pazienza per parlare coi magistrati e direzioni penitenziarie delle innumerevoli problematiche nelle carceri italiane. Forse servirebbe puntare sul nuovo, anche perchè il confronto tra curricula - quello dell'ex onorevole Rita Bernardini è certamente il migliore - dovrebbe avvenire prendendo in considerazione anche le osservazioni di cui sopra e scongiurare la 'dinosaurizzazione' dell'Abruzzo.
Redazione Independent