“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
"Furie Rosse" sconfitte nell'overtime dalla capolista Virtus Bologna 64-69
Nel recupero settimanale della 13^ di andata la Proger Chieti non riesce nell'impresa. Ma la strada della salvezza è ancora percorribile
NEL RECUPERO SETTIMANALE DELLA 13^ DI ANDATA, FURIE SCONFITTE ALL’OVERTIME CONTRO LA CAPOLISTA VIRTUS BOLOGNA 64-69. Gli attacchi fanno vendere i biglietti, le difese fanno vincere le partite. Con questa massima di John Madden, il miglior coach di football americano di tutti i tempi, si può raccontare la meravigliosa gara vista ieri sera al PalaLeombroni. Di fronte alle Furie c’erano le V-Nere, capolista solitario in questo campionato, con alle spalle 15 scudetti, 8 Coppe Italia, 2 Eurolega, 1 Coppa Delle Coppe e, soprattutto, squadra costruita con l’unico obiettivo di tornare immediatamente in serie A1. Alla presenza di numerose autorità, tra cui il presidente FIP Gianni Petrucci, ed in diretta su Sky Sport, le Furie hanno mostrato all’intera nazione un basket eccellente, conducendo e dominando per tre quarti di gara, per poi arrivare sfiniti ad un overtime dove è emerso soprattutto il maggiore budget avuto a disposizione per costruire i rosters. Eh sì, le V-Nere, nonostante fossero prive di tre titolari importanti come il centro Kenny Lawson, l’ala Klaudio Ndoja e il play Alessandro Pajola ed avessero a mezzo servizio la guardia Gabriele Spizzichini, infortunatosi durante la gara, sono riuscite a portare a casa una vittoria costruita col sacrificio e la pazienza, sfruttando l’esperienza ed i centimetri e alternando una difesa a uomo con una fruttuosa match-up che hanno letteralmente sfiancato i teatini. Non pochi però sono i rammarichi dei biancorossi, vestiti per l’occasione con una casacca celebrativa neroverde in un PalaLeombroni strapieno nonostante le gare di Champions League in tv: diciamo per onestà che la gara è stata persa dissipando il vantaggio a discapito delle basse percentuali al tiro nell’ultimo quarto e, soprattutto, delle 15 palle perse contro le 8 bolognesi, oltre alla sopracitata difesa felsinea. Alcune decisioni arbitrali molto dubbie in favore della Virtus a cavallo tra il terzo e ultimo quarto, in una conduzione peraltro ineccepibile, hanno innervosito non poco i ragazzi di coach Bartocci, che hanno iniziato a perdere contatto con il proprio vantaggio come anche con il proprio autocontrollo. E’ palese che, se arrivi all’ultima frazione in perfetta parità contro la capolista, per i motivi di cui sopra, la partita la perdi 99 volte su 100. Ma andiamo con ordine.
LA GARA. Le Furie partono con un quintetto insolito, con Golden in regia, Turel e DeCosey come estern, Sergio da 4 e Mortellaro centro. Coach Ramagli risponde con Spissu, Spizzichini e Umeh come esterni, Roselli da 4 e Bruttini centro. Le squadre sono entrambe a uomo ed i teatini cercano di sporcare il più possibile le iniziative bolognesi, che prendono coraggio con due triple di Spizzichini e Umeh, contrastate solo dalle possenti entrate di Trae Golden. Le Furie sono sfortunate nei tiri aperti ma sono troppo macchinose in attacco nella costruzione del gioco, in confronto alle V-Nere che mostrano un giropalla eccellente, funziona poco il pick’n’roll e si affidano troppo a soluzioni individuali. I felsinei non sprecano niente e mostrano sin da subito una difesa granitica. Solo l’entrata di Allegretti a 2:37 dalla prima sirena, cambia gli equilibri di un primo quarto totalmente a favore di Bologna, che termina 11-19. 0/8 da tre punti e 4/18 dal campo sono le misere percentuali delle Furie, che rientrano in campo però decise a vender cara la pelle. Allegretti, con la sua esperienza, capisce immediatamente che deve attaccare il ferro per creare disordine e falli nella difesa bolognese ed inizia a farlo nel migliore dei modi, anche dall’arco dei 6.75. Due triple di Fallucca, un reverse di Dario Zucca, due tap-in di Mortellaro insieme col gioco da sotto di Allegretti, portano le Furie in vantaggio 35-31 al riposo lungo, nonostante i due timeout chiesti da coach Ramagli. E’ tutta un’altra gara, i ragazzi di coach Bartocci hanno trovato la giusta quadra, soprattutto a livello mentale, di autostima; ci credono e vogliono far bella figura di fronte al palcoscenico nazionale, dimostrare che non meritano l’attuale classifica. Emergono gli 11 assists contro i 4 della Virtus, così come i 22 rimbalzi a 19, Allegretti ed Umeh vanno negli spogliatoi con 10 punti cadauno. Le V-Nere rientrano in campo decise ad imporre il loro gioco, con due triple di Spissu e Rosselli, ma le entrate decise di DeCosey tengono le Furie in partita, sino a 4:40 dal termine, quando Marco Allegretti sale in cattedra e con due bombe consecutive porta i teatini sul 48-41. La Virtus è spaesata e nervosa, Spissu e Michelori in sequenza commettono il terzo fallo e, sul 50-41, coach Ramagli ci vuol parlare su. Poco cambia sino al fallo antisportivo, onestamente inesistente, fischiato a Fallucca ed una palla persa di Chieti anch’essa molto dubbia. Di contro lo stesso fallo antisportivo commesso poco prima da Umeh non viene fischiato, come neanche una netta violazione di passi dello stesso. Si chiude il terzo quarto 51-48 per le Furie, ma nell’aria si avverte che qualcosa è cambiato. Le Furie sono stanche e, nell’ultima frazione, concedono troppi tiri aperti alle V-Nere ed iniziano a perdere troppi palloni, oltre ad essere troppo imprecise dal tiro; a 1:42 dal termine, sul 60-60, hanno palla in mano ma non riescono a concludere, a causa della mostruosa difesa bolognese, che però sbaglia l’ultimo tiro.
Si va all’overtime consci che sarà difficilissima, lo stesso pubblico del PalaLeombroni, rumorosissimo sino a quel momento, segue la partita abbassando i toni timoroso. Si resta in equilibrio sino a 2:16 quando Rosselli spara la tripla della vittoria in faccia alla difesa teatina. Le Furie non riescono più a concludere, Golden fa fatica a ricever palla, è la resa.
Chapeau alla capolista, orfana di tre titolari ma grandissima squadra con un grandissimo tecnico.
Onore alle Furie che hanno dato il massimo e sono ancora lì per giocarsi la salvezza.
Domenica si torna al PalaLeombroni per un’altra ‘finale’, arriva l’Assigeco Piacenza che all’andata abbiamo battuto agevolmente. Non è finita ragazzi, ancora uno sforzo per questa settimana terribile.
Sarebbe davvero fantastico vedere il PalaLeombroni pieno come ieri sera.
Forza Furie!!!
Proger Chieti - Segafredo Virtus Bologna 64-69 (11-19, 24-12, 16-17, 9-12, 4-9)
Proger Chieti: Allegretti 19 (3/5, 3/5), Golden 14 (5/12, 0/4), Decosey 12 (5/14, 0/2), Mortellaro 9 (4/8, 0/0), Fallucca 8 (1/2, 2/4), Zucca 2 (1/2, 0/0), Turel 0 (0/1, 0/4), Sergio 0 (0/0, 0/3), Venucci 0 (0/0, 0/3), Ippolito 0 (0/0, 0/0), Clemente 0 (0/0, 0/0)
Coach: Maurizio Bartocci
Tiri liberi: 11 / 13 - Rimbalzi: 49 15 + 34 (Mortellaro 16) - Assist: 18 (Venucci 5)
Segafredo Virtus Bologna: Umeh 23 (7/11, 2/6), Rosselli 13 (3/7, 2/6), pissu 9 (3/11, 1/10), Bruttini 8 (3/7, 0/0), Michelori 8 (3/3, 0/0), Spizzichini 5 (1/1, 1/2), Oxilia 2 (1/3, 0/1), Penna 1 (0/2, 0/4), Petrovic 0 (0/0, 0/0), Carella 0 (0/0, 0/0)
Coach: Alessandro Ramagli
Tiri liberi: 9 / 13 - Rimbalzi: 40 12 + 28 (Bruttini 10) - Assist: 12 (Spissu 4)
CLASSIFICA
Segafredo Virtus Bologna 32
De Longhi Treviso 30
Alma Trieste 30
OraSì Ravenna 28
Visitroseto.it Roseto 26
Kontatto Fortitudo Bologna 26
Dinamica Generale Mantova 24
Termoforgia Jesi 22
Tezenis Verona 22
Assigeco Piacenza 20
G.S.A. Udine 20
Bondi Ferrara 18
Andrea Costa Imola 16
Proger Chieti 16
US Basket Recanati 12
Unieuro Forlì 8
Stefano Tortoreto