“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Fratino prova il rientro
Il 26 ottobre scade il termine per ritirare le dimissioni. La chiave è la centrale turbogas di Tamarete
ORTONA - “Sento il dovere di portare a termine il mio mandato da Sindaco per ultimare l’iter di approvazione di strumenti importanti come il Piano Regolatore Generale, il Piano Spiaggia, il Piano Regolatore Portuale e per completare la Postilli Riccio”. Così il Sindaco di Ortona, Nicola Fratino, il quale ha rassegnato le dimissioni il 7 ottobre scorso., all’indomani del Consiglio Comunale, convocato in via d’urgenza e con all’ordine del giorno il procedimento per la realizzazione della turbogas in contrada Tamarete. “Ho la volontà di completare questa mia seconda consiliatura, ma ho bisogno di essere messo nelle condizioni per farlo”. Fratino ribadisce, così, la necessità di ritrovare un clima sereno a garanzia del buon governo della città. Ed a tal proposito precisa che “alcuni esponenti politici devono smettere di far credere all’opinione pubblica che sia il Sindaco, attraverso il rilascio o meno dell’autorizzazione sanitaria, a decidere l’attivazione dell’impianto della Turbogas. Non è così, non ho questo potere”. Condizione, questa, che il Sindaco Fratino pone per ritirare le dimissioni ed a cui si dice non disposto a rinunciare. Il 26 ottobre scadrà il termine di 20 giorni entro i quali Fratino può ritirare le dimissioni rassegnate dalla carica di Sindaco