“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Forza Italia sull'orlo di una crisi di nervi
Sospiri e la Febo chiedono una cosa sola al presidente regionale Nazario Pagano: "Convocare i congressi". E lui che farà?
FI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI. La sostanza del ragionamento è: i panni sporchi si lavano in casa propria. E, se ci si pensa, non è una riflessione sbagliata. Questo quanto affermato dal presidente di Forza Italia Abruzzo, Nazario Pagano, in riferimento al “duello rusticano” che da qualche giorno si sta consumando a mezzo stampa tra due esponenti di spicco di FI: il coordinatore provinciale di Pescara Lucio Petrocco e colui che lo ha preceduto in questo ruolo, cioè Lorenzo Sospiri, oggi capogruppo dei forzisti in consiglio regionale.
E' NELL'OCCHIO DEL CICLONE. Per spiegare meglio cosa stia succedendo è opportuno fare un passo indietro, ricordando che Pagano si trova già da tempo nell’occhio del ciclone in quanto il fronte degli ex An (Sospiri, Febbo etc.) non apprezza il modo in cui il bel Nazario sta gestendo il partito. Se si considera, poi, che Petrocco è un personaggio molto vicino a Pagano, si capisce bene come la disputa politica sia quasi parallela a quella di carattere più strettamente personale.
NAZARIO E I CONGRESSI. Leggendo meglio tra le righe, si scopre che viene contestata a Pagano soprattutto una cosa: il fatto che l’ex presidente del consiglio regionale non abbia ancora convocato un congresso. Pagano parla di “una polemica tanto violenta quanto assurda e controproducente per il nostro movimento. I contrasti interni resi pubblici, le ormai superate lotte di potere sul tesseramento legate a vecchie logiche di egemonia interne al partito, rappresentano il sistema migliore per allontanarsi dalla gente e dai veri problemi che vive quotidianamente e di cui si chiede rapida soluzione”.
PETROCCO E SOSPIRI. L’oggetto del contendere è noto: il comportamento di Petrocco, che ha accettato di trasportare in elicottero il governatore Luciano D’Alfonso. Critiche, invettive e accuse reciproche sulla stampa che per Pagano sono “inaccettabili” e “contrarie alle regole statutarie ma, soprattutto, a quelle della buona politica. Non è possibile che un nostro Consigliere regionale e un nostro Coordinatore provinciale litighino pubblicamente e addirittura minaccino di querelarsi”, ammonisce Pagano, ricordando anche che quando il centrodestra è sceso in campo compatto alle elezioni, è riuscito a battere la sinistra, mentre quando ha ceduto “a derive, a polverizzazioni, a divisioni”, ha sempre fatto flop.
LA REPLICA DI LORENZO. Non è tardata ad arrivare la replica di Sospiri, che su Facebook ha scritto: “Non ritengo di dovermi giustificare di nulla perché io a D'Alfonso faccio l'opposizione perché non fa il bene dell'Abruzzo e perché è del Pd, e non gli faccio da autista per spostarsi nei suoi vari impegni politici. Caro Nazario, menti sapendo di mentire perché quello che ho da dirti sono solito farlo per iscritto e privatamente e non è mio costume polemizzare pubblicamente, smentiscimi se puoi. Detto ciò, un partito vive di legittimazioni democratiche: ora puoi semplicemente convocare i congressi?”.
MARINA FEBO. Sull’argomento interviene anche Marina Febo, consigliera comunale di Forza Italia a Spoltore, che torna sul discorso dei congressi: “Il presidente Nazario Pagano deve semplicemente convocare i congressi e far scegliere gli iscritti. Altrimenti perché abbiamo fatto il tesseramento? Solo per consegnare un po’ di soldi al partito? Non credo. Gli iscritti vogliono scegliere i loro rappresentanti, come è giusto che sia. Si passi, quindi, dalle parole ai fatti”.
Giulio Bertocciani