“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Forest Oil: allarme a Bomba!
Il Tar accoglie il ricorso dell'azienda interessata alla realizzazione di un impianto di estrazione del gas
ALLARME A BOMBA - Alla fine il Tar di Pescara ha accolto il ricorso presentato dai legali della Forest CMI, azienda attiva nel settore dell'energia, nei confronti del Comune di Bomba, che si sarebbe rifiutato di prendere in esame l'istanza di Forest CMI per la correzione degli errori presenti nel Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI), finalizzata alla realizzazione di un impianto di estrazione e trattamento del gas. Ora la palla tornerà al Comune di Bomba che dovrà riesaminare tutta la documentazione per emettere un provvedimento di accoglimento ovvero di respingimento dell'iniziativa del soggetto proponente.
SODDISFATTO l'AD DI FOREST OIL - Forest CMI apprende «con estrema soddisfazione» la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale, sezione di Pescara, sul ricorso presentato dall’azienda nei confronti del Comune di Bomba. I giudici hanno ritenuto illegittimo il rifiuto comunale, che era motivato solo dalla nota contrarietà politica dell’ente locale al progetto. Il Tribunale amministrativo abruzzese evidenzia come «il provvedimento non è stato preceduto dal preavviso di cui all’art.10-bis L.241/1990 e che sul piano istruttorio vi sono notevoli carenze, con valutazioni espresse su grafici censurati di erroneità». Il Tribunale, pertanto, impone al Comune di Bomba di riesaminare l’istanza di Forest CMI sulla base degli studi e delle evidenze tecniche fornite dalla società. Ciò significa che il Comune dovrà svolgere le proprie valutazioni amministrative sul progetto attenendosi alle norme di legge e alle risultanze tecniche, piuttosto che alle considerazioni politiche. «Siamo molto lieti di questa decisione del Tar di Pescara, che dimostra come Forest CMI abbia sempre operato nel pieno rispetto della legge - ha dichiarato Giorgio Mazzenga, General Manager di Forest CMI, la controllata italiana di Forest Oil - Ci auguriamo che il nostro progetto venga sempre valutato, da tutte le Autorità competenti a livello di politica locale, nel pieno rispetto delle procedure di legge stabilite e con tutta l’accuratezza e la competenza che merita un investimento da svariate decine di milioni di euro come quello dell’impianto di estrazione e trattamento del gas. Questa decisione rende ancor più ferma la nostra convinzione di ricorrere al Tar contro la delibera della Commissione VIA dello scorso 10 aprile».
Redazione Independent