“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Fiumi di cocaina dal Nord verso Lanciano: 11 persone in carcere, 5 ai domiciliari
Scoperto un traffico di droga tra Rimini, Padova e l'Abruzzo. In deposito era in un bosco a Rocca San Giovanni (Ch)
FIUMI DI COCAINA DAL NORD VERSO L'ABRUZZO: 34 LE PERSONE COINVOLTE. La cocaina, come è noto, è il business criminale che rende più denaro e nel più breve tempo possibile. Chiaramente in questa epoca di grande crisi economica e di dipendenze diffuse nessun luogo è alieno allo spaccio ed al traffico di stupefacenti. La prova di quanto sostenuto è l'operazione "Arusha" condotta dalla Squadra Mobile di Chieti, commissariati di Lanciano e Vasto, unità cinofile di Pescara e Ancona e reparto elicotteri di Pescara, che, all'alba di questa mattina, ha fatto scattare il blitz in cui sono stati arrestate 16 persone, 11 in carcere e 5 ai domiciliari, per un totale di 34 indagati. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri la droga in partenza da Rimini e Piazzola sul Brenta (Padova) arrivava a Rocca San Giovanni (Chieti) dove veniva nascosta in un bosco prima di essere smerciata. L'inchiesta coordinata dal procuratore facente funzione di Lanciano, Rosaria Vecchi, ha appurato che nel nord Italia il traffico era gestito da albanesi: ad ogni viaggio inviavano fino a 250 grammi di cocaina a connazionali residenti nella zona di Lanciano. Poi la droga veniva ceduta a pusher italiani che assoldavano anche minori e avevano preteso da un commerciante che consentisse la vendita in negozio. Insomma più o meno il solito meccanismo che, per fortuna, è stato individuato e stroncato dagli uomini dello Stato.
Redazione Independent