“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Finalmente l'Abruzzo ha la figura del sottosegretario. Ma che fa?
La legge camillista non prevede ulteriori prebende aggiuntive allo stipendio di consigliere regionale. Può essere incaricato di seguire specifiche missioni tipo l'Expo
LUCIANO MODIFICA LO STATUTO PER CAMILLO. In data 20 marzo 2015, alle ore 11:58, il Presidente della Regione Luciano D'Alfonso ha promulgato la legge statutaria n. 1 concernente la istituzione della figura del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale. Il testo della legge di modifica dello Statuto regionale è stato approvato dal Consiglio regionale ai sensi dell'art. 123 della Costituzione, in prima lettura nella seduta del 16 agosto 2014 e in seconda lettura nella riunione del 2 dicembre 2014. Il provvedimento legislativo definisce i compiti di questa figura stabilendo che il sottosegretario è nominato dal Presidente della Regione fra i consiglieri regionali e che non percepisce altre indennità rispetto a quelle previste per il consigliere regionale.
COSA FA IL SOTTOSEGRETARIO? Il sottosegretario coadiuva il Presidente della Regione e in particolar partecipa alle sedute della Giunta regionale senza diritto di voto; può essere incaricato dal Presidente a seguire specifiche questioni; può essere delegato a rispondere in aula ad interrogazioni rivolte alla Giunta regionale. Altra innovazione inserita nello Statuto dalla legge promulgata, riguarda la possibilità di convocare le sedute della Giunta regionale anche in luoghi diversi da quelli di L'Aquila e Pescara: "per l'esame di materie o questioni di significativo interesse regionale, la Giunta può riunirsi in luoghi diversi da quelli indicati al comma 3 dell'art. 1 dello Statuto, in sedute pubbliche con la partecipazione di soggetti pubblici o privati portatori di interessi diffusi o collettivi". La legge entrerà in vigore dopo la sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.
LE DELEGH.E Con la firma del DPGR n. 30 del 20 marzo 2015, il Presidente Luciano D'Alfonso ha conferito la nomina di Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale al consigliere regionale Camillo D'Alessandro. Allo stesso sono state assegnate le seguenti funzioni: Attuazione del Programma; Turismo e Grandi Eventi; Trasporti, Modilità e Infrastrutture. Allo stesso sono state anche conferite le comnpetenze del coordinamento delle iniziative ulteriori attribuite alla Presidenza della Giunta regionale con decreto presidenziale n. 32 del 24 giugno 2014. Il DPGR n. 30 avrà efficacia a partire dall'entrata in vigore della Legge Statutaria Regionale contenente la previsione della figura istituzionale dI Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale.
CHI E' IL SOTTOSEGRETARIO. Camillo D'Alessandro, segno zodiacale toro, 38 anni, sposato con figli, laureato in economia e commercio, oltre ad essere il nuovo sottosegretario è anche il nuovo presidente dell'assemblea regionale del Partito Democratico. D'Alessandro, nonostante la giovanissima età, può vantare già una lunga carriera politica nell'area democristiana della sinistra abruzzese. E' stato nell'ordine: consiglierie provinciale presso Amministrazione Provinciale di Chieti dal 1999 al 2005; 1999-2004: Capogruppo Partito Popolare Italiano; 2004-2005: Capogruppo DL-La Margherita; Consigliere regionale presso Regione Abruzzo dal 2005 ad oggi; 2005-2008: Presidente Commissione Agricoltura - Presidente Commissione Giunta per il Regolamento; Capogruppo Margherita 2009 - ad oggi : Capogruppo PD.
E LA LEGGE SULL'EDITORIA? Resta intanto ferma nei cassetti della Regione Abruzzo la Legge sull'Editoria chiesta dagli operatori di settore per affrontare la clamorosa crisi del settore. Recentemente c'è stato anche un incontro presso la sede della Regione Abruzzo tra Luciano D'Alfonso e l'amministratore delegato de Il Centro Domenico Galasso. Secondo l'ufficio delle Politiche del Lavoro sarebbero soltanto 10 le aziende edioriali che hanno presentanto domanda per Garanzia Giovani su un totale di ben 8 milioni di euro di risorse. Un dato che fa pensare che anche la misura di Welfare to work non servirà praticamene a nessuno. Il dubbio resta: interessa a qualcuno l'informazione libera oppure si ritiene sufficiente la divulgazione delle informazioni tramite gli uffici stampa pagati su nomina del politico di turno?
Redazione Independent