“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Filò. Il "pasticcio" e il rebus
Cosa fare dell'incompiuto collegamento tra Montesilvano e Pescara. Lo abbiamo chiesto ai lettori di Abruzzo Ind.
FILOVIA. PASTICCIO E REBUS. Cosa fare del grande "incompiuto" tra Montesilvano e Pescara: 6 chilomentri lungo la Strada Parco, due tram elettrici, al tutto al costo di 31 milioni di euro? Lo abbiamo chiesto ai lettori di Abruzzo Independent anche in virtù degli ultimi sviluppi che hanno coinvolto il progetto della Gtm (Gestione Trasporti metropolitani) attualmente amministrata da Marcello Russo, ma all'epoca dell'appovazione c'era Donato Renzetti. Sull argomento sono intervenuti a "gamba tesa" prima il comitato regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che ha bloccato i lavori, e poi la procura di Pescara che ha indagato per abuso d'ufficio l'architetto Mario Sorgi, accusato di aver favorito la società che si è aggiudicata l'appalto.
LE OPPOSTE FAZIONI. Oltre al Comitato Strada Parco, leader Mario Sorgentone, anche il Wwf e Rifondazione Comunista hanno chiesto lo stop ai lavori del progetto. Dall'altra parte della barricata oltre a Marcello Russo ci sono gli esponenti del Pdl - Lorenzo Sospiri in testa - ed alcuni elementi del Pd, oltre alla società aggiudicatrice Baltour Betty Rail di Londra che potrebbe incassare anche un'importante penale, qualora il tutto venisse bloccato.
LA RISPOSTA DEI LETTORI. Nel sondaggio " Cosa fare della Filovia?" si poteva scegliere tra quattro ipotesi: a) E' inutile ma va completata; b) Bisogna bloccarla subito; c) Rivedere tutto il progetto; d) Altro. La risposta è stata ambigua: il 41% ha scelto altro (come dire: non sappiamo come rispondere), il 24% ha detto che bisognava proseguire i lavori, il 12% ha scelto l'opzione che prevede di bloccare tutto il progetto, mentre il 24% propende per una revisione in toto dell'idea.
Marco le Boeuf