“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ferrovia Pescara-Roma. A Manoppello i residenti scendono in piazza
L’appello del consigliere regionale Di Marco: “I cittadini non possono essere lasciati soli. La variante merita un’opportunità”
“Erano tantissime, oltre un migliaio, le persone presenti stasera alla manifestazione di Manoppello per chiedere per l’ennesima volta ascolto sul progetto di raddoppio della ferrovia Roma-Pescara. Una nuova mobilitazione del Comitato cittadino Comferr che da mesi sta rappresentando il disagio e la posizione delle famiglie e delle attività che dovranno lasciare proprietà e investimenti per cedere il passo al secondo binario di un’opera di cui non sono ancora certi tempi e coperture. Ho partecipato perché queste persone meritano vicinanza dai rappresentanti delle istituzioni e un impegno costante teso a far passare la variante capace di salvare gli investimenti di una vita e, nel caso in cui ciò non fosse possibile, ad avere le migliori condizioni per la valutazione delle proprie spettanze”, così il vicepresidente della Commissione regionale Infrastrutture Antonio Di Marco sulla manifestazione di Manoppello.
“La mancanza di un dialogo costruttivo e della considerazione della variante che placherebbe gli animi e tutelerebbe le tantissime proprietà che dovranno essere abbattute, sta facendo lievitare una rabbia che l’opera non merita e nemmeno la comunità merita – incalza Di Marco - . Così come i consiglieri regionali non meritano di essere ignorati, come RFI sta facendo da mesi a fronte di svariate richieste di incontri e confronti in Commissione proprio per capire la fattibilità di una variante che è stata esclusa a priori. Assenze immotivate da parte di RFI che ha disertato ogni convocazione: quella del 30 aprile scorso; la richiesta di audizione urgente del 26 luglio scorso e di commissione straordinaria sempre del 26 luglio; ma anche la richiesta audizione del 17 settembre. Resta inspiegabile il perché RFI proceda senza incontrarci, parlando con i cittadini solo sulle procedure di esproprio e bypassando la politica investita dall’argomento. Che problema hanno? Perché è così impossibile dare a queste comunità l’attenzione che meritano? La nostra attenzione resterà altissima, faremo di tutto per dare una chanche all’alternativa, interpellando anche le autorità europee che porteremo in loco perché guardino con i propri occhi cosa significherà costruire un nuovo binario sul tracciato attuale, ma battendoci anche perché le proprietà abbiano le risorse che meritano, in base a un valore che non è solo catastale, ma affettivo e risarcitorio”.