“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ferrante su Corso Vittorio: “Del colore non mi interessa, ma il progetto e’ fuorilegge”
Il presidente delle Carrozzine Determinate in sopralluogo nel cantiere delle polemiche ha scoperto che ci sono barriere architettoniche. Il Comune replica: “E’ tutto ok”
“L’opera di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele a Pescara non può essere osservata solo da un punto di vista estetico, perché “purtroppo” ancora una volta ci troviamo di fronte al mancato rispetto delle norme dell’accessibilità universale”. Comincia così la dura nota (per il Comune di Pescara) inviata dal cavalier Claudio Ferrante alla nostra redazione. “La nuova strada - prosegue il presidente delle Carrozzine Determinate Abruzzo - viola le norme nazionali e internazionali in ordine alla sicurezza e all’accessibilità. Le norme esistenti costringono a porre l’attenzione non certo sul colore, che può piacere o meno, ma sull’asfalto stampato realizzato in spregio ai dettami del D.M. 236/89 e il DPR 503/96”. Che cosa ha voluto disporre il legislatore con queste norme? A spiegarlo e’ sempre Ferrante che ammonisce, “gli elementi di pavimentazione lavorati profondamente in superficie, con altorilievi o bassorilievi come giunti di larghezza eccessiva (e spesso anche di profondità), costituiscono non solo ostacoli, ma possibili fonti di pericolo per chi si muove in carrozzina, ma anche per anziani o altre persone con mobilità compromessa” e ”l’asfalto stampato realizzato su Corso Vittorio doveva riportare tra un elemento e l’altro una distanza minore di 5 millimetri. Il manto realizzato presenta una distanza superiore al triplo della misura prevista per legge”. Inoltre le “giunture maggiorate nella dimensione tra una stampa e un’altra possono determinare difficoltà di movimento a tutte le persone in carrozzina, specie per quelle dotate di ruote anteriori piroettanti esposte a rischio di blocco deviazioni improvvise non volute e rischio di ribaltamento”, così come “tali fessure così “spesse” possono provocare in numerosi tipi di patologie neuromuscolari improvvise contrazioni involontarie durante il transito”. Ferrante precisa che sono appunto queste le motivazioni che hanno portato alla emanazione di una specifica normativa di riferimento e i motivi per cui la legge va rigorosamente rispettata. Ma non finisce qui. “Per lo stesso motivo tecnico - ribadisce - anche il marciapiede di Corso Vittorio è fuorilegge e proprio per i nuovi lavori ci saremmo aspettati il rispetto rigoroso della norma! Ora la domanda sorge spontanea: le norme in questo paese hanno un valore oppure no? Perché ancora una volta il Comune di Pescara non le applica e non le rispetta? Negligenza?Ignoranza? Insensibilità? Presunzione?”. Come sempre l’Associazione Carrozzine Determinate nel rimanere a disposizione per eventuali consigli, suggerimenti e soluzioni, chiede con fermezza al Sindaco, all'assessore ai lavori pubblici, ai responsabili tecnici di rispettare e applicare le norme esistenti da 33 anni che regolano la materia delle barriere architettoniche, e con altrettanta fermezza chiede a tutti i partiti, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione di intervenire per fermare i lavori e modificare il progetto e renderlo corrispondente alle normative vigenti. “Se così non fosse - conclude Ferrante - chiediamo che tutti i consiglieri si dimettano perché quando la legge non viene rispettata significa il fallimento della democrazia dello stato di diritto”.
Nota di redazione
Non e’ la prima volta che ci occupiamo di questi problemi, ed il nostro consiglio (a chi decide) è sempre lo stesso: prima di fare qualsiasi opera pubblica, sarebbe opportuno ricevere il ‘visto’ del Cavalier Ferrante che è stato premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per competenze e meriti legati alle battaglie sull’abbattimento delle barriere architettoniche oltre che in difesa dei diritti delle persone con disabilità.