“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Feg per donne in difficoltà
Uno strumento prezioso per mettere in rete professionalità e competenze nel contesto delle politiche di genere
FEG PER DONNE IN DIFFICOLTA' - Al convegno "L'Unione Europea e le Donne - Work in Progress" organizzato a Pescara dalla Consigliera di Parità Regionale Letizia Marinelli, oltre al Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ed all'europarlamentare, Barbara Matera, hanno preso parte anche il Rettore dell'Università "L. da Vinci", Fabio Capani ed il Presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa. Il vice presidente della Commissione europea, responsabile per l'Industria e l' Imprenditoria, Antonio Tajani, trattenuto a Cipro per l'Unione, ha fatto pervenire i suoi saluti ed il rincrescimento per non poter essere stato presente. L'occasione è stata l'inizio del Corso di perfezionamento universitario di "Esperto in politiche di parità" che la Consigliera Marinelli cura come responsabile e coordinatore scientifico. Il corso fa parte delle proposte formative dell'Universita' L. da Vinci, e' totalmente gratuito per i partecipanti in quanto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, nell'ambito dell'Avviso per il finanziamento d'iniziative specialistiche a carattere formativo per la diffusione della cultura di genere nelle istituzioni culturali, sociali e politiche finalizzate a qualificare e aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva".
IN COSA CONSISTE? - Sul tema la Consigliera Regionale di Parità, Letizia Marinelli, è intervenuta proponendo che il Protocollo d'Intesa sulle Pari Opportunità tra tutte le Province abruzzesi e la Regione Abruzzo, sottoscritto lo scorso 13 aprile 2012, divenga utile strumento per mettere in rete professionalità e competenze pubbliche per intervenire sulle politiche di genere per progettare interventi di sostegno sul Fondo Europeo di adeguamento alla Globalizzazione (FEG). La proposta prevede che i Presidenti delle Province, tramite gli assessorati competenti, dispongano ed indichino le professionalità da coinvolgere nella già costituita rete di servizi, perché si progettino interventi di natura economica in favore delle donne licenziate da aziende in crisi a causa dei processi di globalizzazione del mercato. Saranno poi la Regione ed il Governo nazionale a far propria l'iniziativa e presentare a Bruxelles la richiesta di risorse necessaria a fornire gli aiuti adeguati. La Consigliera di Parità Regionale ha evidenziato che dal 2007 e fin dalla costituzione del FEG, avvenuta nel 2005, a Bruxelles sono arrivati dall'Italia solo quatto progetti e mai nessuno dall'Abruzzo, che non ha beneficiato delle risorse disponibili il cui ammontare è pari a circa tre miliardi di euro.
reda inde