“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Far west a Pescara, 4 arresti
Arrestati quattro giovani, anche una donna, responsabili di inseguimenti e sparatorie. Sequestrata cocaina e eroina
FAR WEST A PESCARA: QUATTRO ARRESTI DEI CARABINIERI. Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara, a conclusione di una lunga e complessa attività indagine, hanno tratto in arresto quattro giovani, tra cui anche una donna, i quali nel mese di Febbraio, a bordo di tre diverse autovetture, hanno dato vita ad un inseguimento in pieno giorno per le vie di Pescara sparandosi dalle auto in corsa. Durante l’attività sono stati sequestrati anche rilevanti quantitativi di eroina e cocaina.
GLI ARRESTATI. Dietro ordinanza del Gip del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea, su richiesta del pm Mirvana Di Serio, sono finiti in carcere con l'accusa di detenzione, porto illegale di armi da fuoco ed esplosione di colpi di pistola in luogo pubblico Giorgio Cacioppo, 36 anni, e la moglie Melissa Caruso, 40 anni, entrambi pescaresi, pregiudicati. Notifiche in carcere, invece, per i fratello Jonatha (39) e Gaetano Cataldo (44), accusati di tentato omicidio. Luca Cataldo, 23 anni, si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
LA SPARATORIA A SANTA FILOMENA ED IL MOVENTE. A scatenare il tutto un mix di motivi sentimentali ed economici. La Caruso aveva avuto una relazione con Gaetano Cataldo, a cui aveva dato anche un figlio, ma c'erano in ballo degli affari circa l'apertura di un locale a Rosciano. Poi problemi di varia natura - litigi per questioni di gelosia circa i figli e la nuova relaziona della donna con un 25enne molto vicino al Cacioppo - avevano dato il via all'escalation di violenza. L'epilogo dello scontro a fuoco lo scorso16 febbraio quando, al termine di un inseguimento lungo via dell'Emigrante, nel quartiere Santa Filomena di Pescara, dall'auto Jeep Cherokee condotta dal Cacioppo è partito un colpo di pistola contro la Bmw condotta da Jonatha Cacioppo che in quel momento era col nipote Luca.
IL GRUPPO SI CERCAVA ED ERA ARMATO. I due gruppi rivali si cercavano da tempo, perchè c'erano state diverse aggressioni violente. Così quando l'auto del Cacioppo è stata intercettata nel quartiere santa Filomena ed è inziato l'inseguimento è sopraggiunto sul posto anche la Yaris guidata da Gaetano Cataldo. Non è chiara la dinamica della sparatoria quello che è certo è che da una delle due auto è stato sparato un colpo di fucile che si è andato a conficcare, per fortuna, sotto il parabrezza della Cherokee sulla quale viaggiavano anche i bambini della Caruso di 4 e 8 anni.
INTERCETTAZIONI E DROGA. Tutta l'indagine, però, è partita dalla denuncia di una giovane tossicodipendente la quale si è presentata dai carabinieri, per denunciare i Cataldo di averle sparato addosso. Le investigazioni, condotte con mezzi tecnici di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di ricostruire la dinamica oltre a documentare anche una fiorente attiività di spaccio di stupefacenti gestita da Jonatha con il concorso del nipote Luca. Nel corso delle indagini, infatti, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 100 grammi di eroina, nascosti in un podere tra Villa raspa e Spoltore, e 15 di cocaina.
LE ARMI COINVOLTE. Durante l'azione criminale sono state usate almeno tre armi: una calibro 38, un revolver 7/8 special ed un fucile. Inoltre, i carabinieri hanno sequestrato, in una precedente operazione, sotto la sella di un motorino guidato da una coppia di extracomunitari un marsupio contenente una pistole (ritenuta di proprietà del Cataldo), due coltelli a serramanico ed un tirapugli.
Redazione Independent