“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Facciamo chiarezza sulle tariffe di Trump
Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato i nuovi dazi che anticipano la guerra commerciale coi prodotti importati dall'Europa. Ad aprile scatterà il 25% sull'acciaio e 10% sull'alluminio
FACCIAMO CHIAREZZA SULLE TARIFFE DI TRUMP. Milano, Torino e Modena le province italiane (con il 15% delle esportazioni) che sarebbero colpite da una guerra commerciale con gli Stati Uniti. Potenza, Teramo e Gorizia con oltre il 30%. I prodotti piu' venduti sono abbigliamento, medicinali e macchinari. Orgogliosi, naturalmente, del nostro Abruzzo con Teramo che ha raggiunto il +713 di aumento: dai 259 milioni d i euro del 2016 ai 601 milioni dell'anno scorso. Le nuove tariffe USA (che scatteranno ad aprile) sono del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio. Quindi sarebbe prematuro parlare di guerra commerciale, trattandosi di due dei tanti prodotti esportati-importati in Europa. Ma non facciamo orecchie da mercante, come si dice. Il presidente Trump e' stato chiaro nel sottolineare che le sue tariffe si rivolgono, per ora, ai due prodotti siderurgici, tenendo comunque presente che le tariffe potrebbero essere estese ad altri prodotti. Per questa ragione il presidente statunitense inviera' il suo ministro del Commercio Wilbur Ross in Europa, per parlare con i capi del vecchio continente. Per ora nulla di ufficiale, allora, se non per acciaio e alluminio, "E' chiaro - ha ammesso il presidente USA - che il resto del mondo potra' aumentare,di conseguenza,i suoi dazi. A questo punto le fabbriche americane aumenteranno la loro produzione di acciaio ed alluminio". In chiusura Trump ha portato un esempio: una nostra auto esportata in Germania affronta una tariffa almeno del 10%. La Mercedes Benz che esportano in America incontra invece un dazio del 2.5%. Qualche volta Trump ha ragione.
Benny Manocchia