“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Erosione costiera, l'opposizione a Silvi: «No ai brutti pannelli»
I consiglieri Cassone e Disidoro chiedono soluzioni alternative che non deturpino la bellezza della costa
EROSIONE COSTIERA. CASSONE E D’ISIDORO: ‘NO AI PENNELLI, ESISTONO SOLUZIONI ALTERNATIVE’. I consiglieri comunali di minoranza Michele Cassone ed Enzo D’Isidoro del Movimento Civico Silvi Bellissima ribadiscono il loro secco no al progetto per la realizzazione dei pennelli anti erosione lungo la costa di Silvi, in quanto “fortemente impattante”, ed evidenziano l’esistenza di “tecniche e progetti alternativi già utilizzati in Italia e all’estero con ottimi risultati”.
«Coerentemente con quanto già detto in campagna elettorale, confermiamo il nostro secco no al progetto dei pennelli per Silvi – affermano il capogruppo di Silvi Bellissima, Michele Cassone, ed il consigliere Enzo D’Isidoro –. Si tratta di un progetto fortemente impattante per la bellezza della nostra costa e per la qualità delle nostre acque, già compromesse dalle purtroppo note criticità legate al sistema fognario, che trova contrari anche balneatori, operatori turistici e cittadini. Esistono tecniche e progetti alternativi ai "pennelli" già utilizzate in Italia e all'estero con ottimi risultati: il posizionamento, direttamente sul fondale e completamente sommersi, di particolari manufatti artificiali, in grado di contrastare l'erosione della spiaggia senza alcun impatto visivo ed anche in grado di favorire il ripopolamento ittico».
«Chiediamo quindi al sindaco, Francesco Comignani, di mostrare coraggio con la Regione e di essere coerente con quanto da lui stesso affermato in campagna elettorale, dicendo che si sarebbe opposto al progetto dei pennelli lungo la costa di Silvi. Il Movimento Civico Silvi Bellissima – concludono Cassone e D’Isidoro - ha intenzione di promuovere a settembre un incontro pubblico in cui verranno esposte alcune delle soluzioni tecniche antierosione alternative ai pennelli».
Maria Mancinelli