Sentenza choc in Egitto. Ergastolo per Giacomo Passeri

Il pescarese accusato di traffico di sostanze stupefacenti e arrestato al Cairo è stato condannato. Duro intervento di Avs

Sentenza choc in Egitto. Ergastolo per Giacomo Passeri

Preoccupazione, indignazione e sconcerto, per le sorti di Luigi Giacomo Passeri, il ragazzo pescarese detenuto in carcere da un anno in Egitto. Dopo aver appreso della sentenza choc dell'ergastolo con 25 anni da scontare, tornano a intervenire il deputato AVS Marco Grimaldi e il segretario regionale Sinistra Italiana Abruzzo Daniele Licheri, chiedendo l'immediato intervento del Governo Italiano.

"Abbiamo visto la vicenda Regeni, la vicenda Zaki, non ci fidavamo di chi diceva che in Egitto andava tutto bene. È stato detenuto senza traduttori, sottoposto a un interrogatorio senza avvocati. Non c'è bisogno di sapere di che cosa Luigi Giacomo Passeri sia stato accusato. A noi bastava sapere che, in base al diritto internazionale (risoluzione Onu del 17 dicembre 2015 sul trattamento dei detenuti, le cosiddette "Regole Mandela"), tutti i prigionieri devono essere trattati rispettando la loro dignità, senza mettere in atto trattamenti inumani o degradanti; che a tutti deve essere garantito l'accesso a informazioni scritte sui loro diritti e sull'accesso alla consulenza legale; che tutti i detenuti hanno diritto a comunicare con la loro famiglia; che diverse categorie di detenuti devono essere tenute separate tenendo conto di genere, età, precedenti penali, la ragione giuridica per la loro detenzione; che a ciascuno devono essere adeguatamente forniti acqua, cibo, indumenti e biancheria pulita; che ogni carcere deve garantire l'accesso tempestivo a cure mediche in caso di urgenza. Tutte condizioni che il Centro di correzione e riabilitazione di Badr gli ha negato. Cosa ha fatto il Governo per evitare che Luigi Giacomo Passeri non subisse un processo farsa e una detenzione che rischia di portargli via tutta la sua giovane vita?". Questa la nota stampa di Alleanza Verdi e Sinistra.