“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Eppure Paolini l'aveva detto
Cancellare la Regione Molise? Il Pdl rilancia l'idea: «Molise Comune d'Italia»
EPPURE PAOLINI L'AVEVA DETTO - Questa volta Abruzzo Independent la prende un po' alla larga e, sconfinando, parte dal vicino Molise, che una volta - come ricorderanno i più grandicelli - era un tutt'uno con la nostra regione. Ebbene, nei confronti dei cugini molisani c'è ancora oggi un certo interscambio, soprattutto dalle parti dell'Alto Sangro (provincia dell'Aquila), anche perchè i chilometri che separano i due territori sono davvero pochi. Dunque, stavolta cos'è successo? Ve lo spieghiamo subito. Sapete bene, cari lettori, che ogni tanto, quando si parla di soppressione delle Province, c'è qualcuno che se ne esce con "sparate" quantomeno bizzarre, a metà tra la provocazione e la proposta seria. E' il caso, stavolta, del Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto (Pdl), che a conclusione della prima delle due giornate dell'Assemblea Nazionale dell'Upi, a Roma, ha affermato: "Chiedo al Governo di cancellare la Regione Molise e istituire 'Molise Comune d'Italia', riconoscendo tutto il territorio zona franca e concedendoci l'apertura di due casinò: uno sulla costa e l'altro tra le montagne".
PROVOCAZIONE O VERITA'? - Una proposta, quella di Mazzuto, "sicuramente" provocatoria, ma non troppo: "Chiedo che il capoluogo del Comune Molise sia Campobasso - ha aggiunto il presidente - e che gli altri 135 Comuni siano sue frazioni. Così il nostro territorio riuscirà a trovare da solo le risposte economiche". Queste dichiarazioni, al di là della reazione goliardica, non vanno però prese sotto gamba. Non bisogna infatti dimenticare che in particolare la Provincia presieduta da Mazzuto, cioè quella di Isernia, soffre da anni di molti problemi, tanto che si parlava della sua soppressione già diverso tempo fa, prima ancora della "scure montiana". Non a caso (e qui ci ricolleghiamo all'incipit di questo articolo) l'ex vicepresidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, non le mandò a dire quando i Comuni dell'Alto Sangro minacciarono la secessione per passare dalla provincia dell'Aquila a quella di Isernia. Paolini, infatti, rispose in maniera ironica ricordando agli aspiranti "dissidenti" proprio le difficoltà in cui versava quello specifico territorio molisano. Della serie: "Cari amici altosangrini, pensateci bene perchè passereste dalla padella alla brace". E infatti la separazione dall'Abruzzo non c'è mai stata.
Marco Sette