“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Emergenza lavoro in Abruzzo: dal 2008 persi oltre 50mila posti
Pubblicati i dati istat sul terzo trimestre: disoccupazione al +12,9%. L'economista: "Il terziario è il settore più colpito"
EMERGENZA LAVORO ABRUZZO: PERSI 50MILA POSTI DI LAVORO IN 6 ANNI. L'emergenza della società abruzzese del terzo millennio ha un nome ben preciso: si chiama lavoro. Ed è della sua mancanza che questa l'Istat ci informa denunciando, nel suo report sul terzo trimestre 2014, dati da allarme sociale. Anzi da brivido: dal 2008, anno in cui l'economia in Italia ha subito un crollo sostanziale e strutturale, si sono persi oltre 50mila posti di lavoro che, in termini percentuali, spingono il tasso di disoccupazione al +12,9%. Sempre dal 2008 i lavoratori attivi sono diminuiti del 9,4% e il dato non sembrerebbe in ribasso.
ILPARERE DELL'ECONOMISTA. Giuseppe Mauro, professore di economia dell'Università d'Annunzio, ha commentato in questo modo la situazione precaria e disastrosa che ha colpito trasversalmente tutte le fasce generazionali: “Alcuni settori hanno risentito particolarmente della crisi. Il settore terziario è quello più colpito perchè legato alla domanda interna. Questo significa che l' Abruzzo sotto il profilo dei consumi è ancora all'interno della crisi”.
IL CONFRONTO CON LE ALTRE REGIONI. A suscitare ancora più preoccupazione è il confronto con i dati sul mercato del lavoro in Italia. Mentre, seppur di poco, l'occupazione nelle altre regioni sembrerebbe essere suscettibile al rialzo, in Abruzzo l'unico dato in aumento è la percentuale di persone in cerca di lavoro, ovvero dai 64 mila del 2013 ai 70 mila del 2014.
Marcella Tricarico