“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Elezioni regionali, anche Costantini ci prova
L’obiettivo dell’avvocato pescarese è convincere il centrosinistra e M5S a puntare su di lui invece che sul rettore D’Amico
Nella primavera del 2024 in Abruzzo, Basilicata Piemonte e Sardegna si andrà al rinnovo dei Consigli regionali nella data unica del 24 marzo, in ossequio alle indicazioni del governo di Centro destra, in modo da sfruttare anche a livello locale i consensi della Presidente Meloni. In Sardegna invece si dovrebbe votare a febbraio 2024. E di consensi i governatori di queste regioni ne hanno proprio bisogno a parte quello del Piemonte Ciro e dell’Umbria Tesi che, come risulta da un sondaggio del Sole 24 Ore, hanno un gradimento inferiore al 50%. L’indice più basso è quello del nostro Governatore Marco Marsilio che risulta essere al14esimo posto su tutte e 17 i Presidenti regionali, con un indice di gradimento del 45%. Le ragioni principali del fallimento della politica del centro destra regionale sono la mala sanità, il mancato decollo delle infrastrutture, la crisi dell’aeroporto di Pescara e la revoca dei fondi sulla ferrovia Pescara Roma, solo per citarne alcune. Battere Marsilio in questo clima di sfiducia è l'imperativo categorico e non dovrebbe essere molto difficile, a meno che le forze di opposizione decidessero di farsi male da sole, non presentando un candidato condiviso da tutti gli alleati di “Abruzzo Insieme”o per lo meno dalla maggior parte di essi. La candidatura proposta dal Partito Democratico, quella di Luciano D’Amico, l’ex Rettoredell’Università di Teramo vicino alle posizioni del parlamentare Luciano D’Alfonso, è in pool position essendo non inviso al Movimento 5 Stelle. In alternativa a quella di D’Amico il Partito di Calenda propone quella di Carlo Costantini, recentemente transitato al partito “Azione”. Costantini è un politico con un backround di tutto rispetto, tra l’altro è stato deputato nella lista dell'IdV e oltre ad essere stato il promotore del referendum sulla Grande Pescara, è stato anche candidato a Sindaco di Pescara nel 2019 quando fu sconfitto dall’attuale primo cittadino Carlo Masci. Per far accettare la sua candidatura al PD ed al M5S, Costantini rinuncerà alla tessera di Azione per poter essere espressione di tutta la coalizione. Dunque quando i tempi stringono “Abruzzo insieme”, ora dovrà scegliere, se nel frattempo non verrà fuori un terzo nome, tra D’amico e Costantini, quale dei due sarà il candidato Governatore, che la coalizione di centro sinistra dovrà contrapporre a quella di Marsilio, sul cui nome tutto il centro destra converge, senza ripetere l'errore del 2019 quando i principali partiti di opposizione PD e M5S, si presentarono alle elezioni ciascuno con un candidato proprio ed inevitabilmente furono sconfitti.