“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Elezioni. Strepiti dal Pd
Paolucci punta il dito sull'incontro Alfano-Piccone: «Chiodi smentisca. Non è mica una questione di partito». Ah, no?
ELEZIONI. PRESSING PAOLUCCI: «DATA NON E' QUESTIONE PDL». Leggere questo comunicato ci viene fa sorridere perchè colui che lo invia è il massimo rappresentante del Partito Democratico abruzzese, cioè il segretario Silvio Paolucci, che lamenta la gestione "personalistica" dell'ultima fase del mandato elettorale ossia la scelta della data per le prossime elezioni regionali. «Su alcuni siti di informazione - scrive Paolucci - è comparsa la notizia secondo la quale all’incontro istituzionale con il ministro dell’Interno Angelino Alfano per decidere sulla data delle prossime elezioni regionali, assieme a Chiodi e Pagano sarebbe stato presente Filippo Piccone, segretario del Pdl abruzzese oltre che senatore. Se fosse confermato, Chiodi e Pagano dovrebbero dare delle spiegazioni agli abruzzesi: dovrebbero dire come sia possibile confondere in maniera così plateale il ruolo delle istituzioni pubbliche con gli interessi di partito». Ma come? Ci si meraviglia che il Popolo delle Libertà utilizzi tutto il potere in suo possesso - in questo caso addirittura il Ministro dell'Interno che niente niente non è - allo scopo di ottenere il massimo vantaggio contro i "nemici storici" nella prossima competizione elettorale. E, poi: come mai a livello locale si fa la guerra quando invece il Governo Letta è sostenuto "allegramente" dalla curiosa alleamza Pd-Pdl? Paolucci insiste che «non può essere un segretario di partito a decidere quando votare» e che «la presenza di Piccone è un fatto gravissimo» ma francamente ci pare un ingenuo pensare il contrario, compresa la prorogatio del mandato, per 3/4 mesi, al fine di confermare il Governatore uscente, Gianni Chiodi, alla guida dell'Abruzzo.
Marco Beef