“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Elezioni Pescara. Dubbio CentroDx: Mascia o Masci?
L'intervista al Tg3 del consigliere Dogali (Udc) spiazza il Pdl. Intanto Colletti (M5S) ribadisce la corsa solitaria del MoVimento
VINCENZO, MA COME TI E’ VENUTO IN MENTE? Ha sollevato un polverone all'’interno dell'’Udc (e della maggioranza al Comune di Pescara) l’'intervista rilasciata al Tgr Abruzzo dal consigliere Vincenzo Dogali, andata in onda oggi nell’edizione delle 14. L’'argomento erano le amministrative del prossimo anno, per le quali sono già iniziate le grandi manovre. Le dichiarazioni di Dogali venivano alternate a quelle del deputato M5S Andrea Colletti. Mentre quest’'ultimo ribadiva che i grillini correranno da soli e non si apparenteranno con nessuno, Dogali lanciava la bomba: con la fine di questa consiliatura si concluderà l’'alleanza dell’'Udc con il centrodestra. In sostanza, il buon Vincenzo ha lasciato intendere che l’'Unione di Centro si sarebbe presentata da sola alle prossime elezioni, o comunque non in sostegno del Pdl.
LA RIVOLTA DEI TRE. Apriti cielo: i suoi tre colleghi di partito Andrea Salvati, Licio Di Biase e Roberto De Camillis hanno diramato una nota nella quale sottolineano che “il consigliere Dogali, in modo assolutamente legittimo e rispettabile, ha espresso una posizione personale che non è frutto di confronto e condivisione all'’interno del gruppo consiliare. Le parole del consigliere non sono quindi da ritenersi rappresentative della volontà del gruppo”. Facile immaginare che, dopo il terremoto che queste frasi hanno provocato, gli altri esponenti dell’'Udc a Palazzo di Città abbiano pensato bene di dissociarsi. In realtà il clima è tutt’'altro che sereno, soprattutto dopo il recente outing di Luigi Albore Mascia, che ha annunciato: “Mi ricandiderò”. Mascia, allo stato attuale, rischia di fare la fine del suo collega montesilvanese Pasquale Cordoma, che fu scaricato dal proprio partito e costretto a ripresentarsi alle urne con un’altra formazione politica (Grande Sud).
"MR. PESCARA FUTURA" SCALDA I MOTORI. Il centrodestra, non essendo entusiasta dell'idea di un Mascia-bis, starebbe di fatto pensando all’ennesima discesa in campo di Carlo Masci, schierato più come “tamponatore” che come salvatore della patria. Essendo infatti improbabile (ma non impossibile) una riconferma dell’attuale maggioranza, Sospiri e soci starebbero pensando di ripresentarsi alle urne con un personaggio carismatico quale “Mr. Pescara Futura”, così da “tamponare”, appunto, la molto probabile sconfitta. Vero è, come andiamo ripetendo da tempo, che tutto dipenderà anche dal candidato che il centrosinistra sceglierà come competitor di Mascia (o chi per lui). Se alla fine il compito dovesse toccare ad Antonio Blasioli, in grado di intercettare anche i voti dei cattolici, la gara potrebbe farsi decisamente in discesa per i progressisti.
Nicola Chiavetta