“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Elezioni. La strategia del Pd
Camillo D'Alessandro svela in anteprima il modello per vincere. Tutti insieme: Sel, Udc, Fli e Idv. E D'Alfonso?
ELEZIONI. D'ALESSANDRO SVELA LA STRATEGIA. Un'intervista rilasciata alla webtv della Regione Abruzzo dal capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro, svela (?) in anteprima le strategie (o gli auspici) del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali (e forse Nazionali). Un'idea politica che parte da sinistra per coinvolgere i moderati del centro, fino a sfiorare la destra moderata di Fini. Non mancano le bordate al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che per D'Alessandro ha «oggettivamente fallito su sanità, fisco e ricostruzione». Ma il "governator" si ricandiderà - questo è poco ma sicuro: ma contro chi? Chi sarà a sfidarlo? Noi di Abruzzo Independent un'idea ce l'abbiamo..
NO A RIFONDAZIONE, Sì A SEL, UDC, FLI E IDV. D'Alessandro chiarisce, poi, il discorso delle alleanze in vista delle prossime elezioni regionali. C'è una chiusura netta per Rifondazione Comunista definita «forza della non responsabilità». Mentre sarebbe favorevole a una coalizione che comprendesse Pd, Sel, Udc, Fli e l'IdV: un modello già collaudato sul territorio (vedi a Montesilvano e Spoltore). Sull'alleanza con Antonio Di Pietro il capogruppo Pd in consiglio regionale avverte «Se l'IdV continuerà a cavalcare l'onda dell'antipolitica allora sarà fuori dalla coalizione. Sul campo dell'antipolitica c'è sempre qualcuno che è più bravo di te a dire no. In Abruzzo - ha concluso - si faranno le primarie e l'Idv non potrà imporre i propri candidati alla coalizione». Come dire: occhio che c'è Grillo e che i vostri voti si possono prendere da un'altra parte.