“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Elezioni. Giornate di studio per affrontare l'astensionismo
In vista dell'imminente chiamata alla urne (regionali ed amministrative) la politica cerca soluzioni: quasi il 50% degli elettori non vota
ELEZIONI. QUASI UN AVENTE DIRITTO SU DUE NON VA A VOTARE. COSA FARE? "Verso le elezioni regionali: elezioni regionali ed amministrative; normativa, liste elettorali, modalità di presentazione e ammissione" è stato il tema della giornata di studio che si è svolta, quest'oggi, a Pescara, e che rientrava nell'ambito delle attività dell'Osservatorio Elettorale regionale. Organizzata dall'Istituto Carlo Cattaneo di Bologna, è stata condotta da Massimo Rubechi, collaboratore dell'Istituto Cattaneo e ricercatore dell'Università di Urbino "Carlo Bo". A fare gli onori di casa l'assessore alle Riforme Istituzionali, Carlo Masci. "Si tratta di una serie di appuntamenti divulgativi - ha spiegato l'assessore - che l'assessorato alle Riforme istituzionali, attraverso l'Osservatorio elettorale regionale, ha voluto organizzare con l'obiettivo di mettere cittadini e amministratori locali nelle condizioni di conoscere con puntualità le norme che regolano il percorso elettorale. Purtroppo, - ha aggiunto Masci - oggi, in Italia, quasi tutte le tornate elettorali, e in particolare quelle politiche, nonostante una tradizione di segno diverso, sono caratterizzate da un forte astensionismo. Infatti, siamo passati dal 6 per cento del 1976 a quasi il 25 per cento del 2008, comprese le schede bianche e quelle nulle. Perciò, - ha rimarcato l'assessore - sarebbe importante invertire la tendenza e fare in modo che la partecipazione al voto tornasse a essere la più ampia possibile. Tuttavia, a mio avviso, occore partire da due capisaldi: una preparazione adeguata da parte degli amministratori locali e una conoscenza non superficiale dei meccanismi della democrazia da parte dei cittadini. Solo così - ha concluso - si potrà sperare che una buona fetta dell'opinione pubblica torni ad avere fiducia nelle Istituzioni e nella politica"
Redazione Independent