Editoria: è crisi conclamata in Abruzzo

I numeri economici del quotidiano ‘IlCentro’ e di tutto il sistema editoriale debbono indurre ad una riflessione su una legge organica per il settore

Editoria: è crisi conclamata in Abruzzo

In occasione della recente pubblicazione del bilancio del quotidiano Il Centro, qualche riflessione sullo stato della stampa locale è quasi d'obbligo, compresa la necessità di individuare una soluzione legislativa per aiutare il settore a non affondare. Dalla sua lettura infatti, sia pure superficiale, risulta che il più venduto quotidiano abruzzese cartaceo da più anni è in perdita: nel 2023 la perdita è stata di 1.154.805 Euro, di poco inferiore a quella del 2022 di 1.439.041 Euro. Tanto che la proprietà, in mano all’imprenditore della sanità Luigi Pierangeli, manager anche di Rete 8, ha versato in conto capitale la somma di 3.205.928 Euro. La perdita è dovuta in gran parte alla crisi delle vendite del quotidiano cartaceo, perdita peraltro comune anche a tanti altri giornali. Basti pensare che, nel 2023, le vendite di giornali sono risultate in calo dell’8,8%, con un ulteriore calo del primo trimestre del 2024 del 9,1%. A soffrire di più sono i quotidiani locali che nel primo trimestre 2023 hanno registrato una riduzione delle vendite del 9,7% leggermente maggiore rispetto a quelli nazionali. Per quanto riguarda l'Abruzzo la crisi era già iniziata negli anni ‘80 quando Il Tempo chiuse tutte le redazione locali finché non decise di chiudere definitivamente con l’edizione locale (7-8 anni fa). A contendersi i lettori, oltre al Il Centro, c'è solo il Messaggero. I dati dicono che la diffusione de Il Centro è di 8.268 copie al giorno. Un abisso rispetto al 2009, quando Il Centro festeggiò il record con oltre 58.000 copie vendute. Il patron de Il Centro, nel tentativo di arginare la crisi e dare nuovo impulso al giornale, ha sostituito l’attuale direttore responsabile sfiduciato dalla redazione, con Luca Telese. Il noto giornalista che attualmente è su La7 nel programma “In Onda”, ha avuto una carriera piena di esperienze passando da Rifondazione Comunista al Giornale, al Fatto Quotidiano alla Verità ed anche a Panorama. E per quanto riguarda la televisione dalla Rai si è trasferito a Mediaset approdando infine alla rete di Urbano Cairo. La speranza che le cose possano cambiare e che i lettori possano tornare ad acquistare i quotidiani e’ l’ultima a morire ma è chiaro che anche la politica abruzzese, sempre pronta ad aiutare tutti i settori economici, debba intervenire con un provvedimento di sostegno alle imprese editoriali. Almeno questa è la nostra opinione.