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Economia: Visco, "Lottare ancora contro ritardi e ingiustizie"
Il governatore della Banca D'Italia è stato ieri a Pescara per una serata evento dedicata all'economista Federico Caffè
VISCO A PESCARA PER CAFFE'. "Molti problemi della nostra economia sono nati dopo il conflitto mondiale ma e' indubbio che progressi sono stati fatti, anche sul piano della lotta alla poverta', considerato che dalla scomparsa di Federico Caffe' la popolazione mondiale e' cresciuta di due miliardi". Lo ha detto il governatore della Banca D'Italia, Ignazio Visco (foto Raho), nella serata evento dedicata ieri all'economista pescarese Federico Caffe'.
LOTTARE CONTRO I RITARDI E LE INGIUSTIZIE. "Dobbiamo lottare ancora per ridurre i ritardi e le ingiustizie", ha ribadito Visco, secondo il quale la grave crisi economica ha messo in evidenza i limiti delle politiche economiche, della regolamentazione finanziaria e dell'autoregolamentazione dei mercati. Il prolungamento della crisi, sempre secondo Visco, "ha molti nodi irrisolti come l'inefficienza amministrativa, la giustizia lenta, la corruzione e la criminalita' che non favoriscono la nascita delle imprese, la carenza nella dotazione delle competenze e delle conoscenze. Queste ultime sono causa del cosiddetto "analfabetismo funzionale".
"La bassa crescita della nostra economia gia' molto prima della crisi e le maggiori difficolta' a superare la prolungata fase congiunturale negativa, sono dovute a molti nodi irrisolti di questo Paese - ha concluso Visco - Li conosciamo tutti, non c'e' soltanto l'inefficienza amministrativa, c'e' per esempio la poca cura dell'ambiente, una giustizia lenta, la corruzione, la criminalita'. Vi e', pero', anche in misura non trascurabile una carenza nella dotazione di capitale umano".
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