“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Economia. La "via" del cemento
Edilizia. La Regione approva la legge: volumetrie over 20% per ristrutturazioni, ampliamento e ricostruzioni.
ECONOMIA. LA LEGGE SULL'EDILIZIA. Quando le cose non vanno in economia si seguono sempre due strade: quella del ricorso ai condoni oppure si agisce sull'edilizia. Così il Consiglio regionale ha seguito la seconda via - se, poi, vogliamo essere analitici la seconda è una sorta di prima scelta "mascherata" - ha approvato le norme per la riorganizzazione della materia. In particolare, sono state disciplinate norme per la riqualificazione degli edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione o da rilocalizzare e lo sviluppo della efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e la promozione della riqualificazione delle aree degradate.
COSA PREVEDE LA LEGGE. La nuova legge prevede la possibilità di interventi di ristrutturazione, ampliamento e di demolizione e/o ricostruzione con realizzazione, quale misura premiale, di un aumento di volumetria rispetto a quella legittimamente esistente. Gli interventi di ricostruzione con premialità che superino il 20 per cento del volume sugli edifici residenziali ed il 10 per cento di superficie per gli immobili ad uso non residenziale devono rispettare le altezze massime e le distanze minime previste dagli strumenti urbanistici generali vigenti
GLI OBIETTIVI DELLA REGIONE Questa legge ha tre obiettivi: muovere l’economia della nostra Regione in ambito edilizio, agevolare i cittadini che intendono ristrutturare i loro immobili e garantire ai Comuni, attraverso la premialità, l’introito di somme importanti per i loro bilanci. C'è da considerare, poi, la questione del lavoro: l'edilizia impiega migliaia di operai. Tutto ciò basterà? E a che prezzo? Forse quello della cementificazione selvaggia del nostro territorio? Azzardare una previsione è sbagliato. Quello che è certo è che il nostro Abruzzo deve puntare sul proprio meraviglioso territorio: cioè il turismo e l'agricoltura.
Marco Beffe