“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
E ora travestiamoci da gufi
Capuano-killer stende il Pescara. Biancazzurri buggerati da arbitro, guardalinee, pali e difensore. Si salvi chi può
LA SCONFITTA FA GOLA A MOLTE - Che fastidio sentire nelle orecchie le risate dei tifosi del Torino, del Sassuolo e soprattutto del Verona. Risate che fanno male perché la terza sconfitta consecutiva del Pescara è frutto degli episodi come in poche altre occasioni: episodi che hanno coinvolto i pali (due legni presi dal Pescara), il guardalinee Stallone (che non ha visto, a soli tre metri di distanza, una cristallina gomitata di Terlizzi a Caprari), l’arbitro Pinzani e soprattutto Capuano, stasera negativo come mai in carriera.
PERCHE' ABBIAMO PERSO - Il Pescara, pur non giocando al top a causa del mancato apporto a centrocampo da parte di Cascione, nullo, è stato capace di segnare per primo, beccare due pali clamorosi, e chiedere due rigori facili facili da concedere (non per Pinzani). Dopo il vantaggio di Caprari è successo di tutto. Volendo evitare di parlare degli errori arbitrali e di quelli degli avanti biancazzurri, l’uomo in più del Varese questa sera si è rivelato essere Capuano, autore di una gara drammatica: prima fa girare Granoche in area con una facilità disarmante (primo gol di Granoche), poi cicca la palla lasciando nuovamente all’attaccante biancorosso la porta spalancata (secondo gol di Granoche). A questo punto siamo convinti del fatto che alcuni dei giocatori del Pescara siano fisicamente alla frutta, dopo una stagione alla grande. Capuano, ma anche Cascione, e se vogliamo Balzano, sono quelli che sembrano aver accusato di più la botta da stress.
CI TOCCA GUFARE - Domani, quindi, ci sarà da gufare le suddette Torino, Sassuolo e Verona. Peccato che dopo una stagione di euforia, si debba arrivare a questo.