“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
E' lui l'assassino dell'ultrà?
Gli uomini di Muriana stanno stringendo il cerchio intorno al presunto killer di Rigante. Cresce la tensione in città
CACCIA AL KILLER - Potrebbe avere le ore contate il principale sospettato dell'omicidio dell'ultras pescarese Domenico Rigante. Dalla Squadra Mobile non si sbilanciano ma il killer avrebbe le ore contate. Vengono presidiati tutti i luoghi che potrebbero dare ospitalità e favorire la fuga del principale sospettato di questa brutta vicenda di sangue. La polizia sta, infatti, cercando Massimo Ciarelli, 29 anni, pluripregiudicato, esponente di una nota famiglia di rom pescaresi, resosi irreperibile proprio da ieri sera e che potrebbe nascondersi a casa di qualche parente, data la complessità dei rapporti familiari del clan: potrebbe essere anche a Roma o a Milano. Stando a quanto riportato da alcuni organi di informazione ad accusare il principale sospettato di questa vicenda di sangue sarebbe proprio la sua vittima che, agonizzante e negli ultimi istanti di vita, ha trovato la forza di fare il nome del rom. Una prova che - se confermata - peserà come un macigno sul futuro del principale sospettato: le indagini e l'autopsia accerteranno o negheranno se sia stato il 29enne a premere il grilletto.
TENSIONE IN CITTA' - Intanto cresce, ora dopo ora, la tensione nel capoluogo adriatico così come la rabbia di amici e parenti che gridano giustizia. Domenico era una persona molto nota soprattutto negli ambienti ultras del Pescara ed è continuo il "pellegrinaggio" dei tanti amici e tifosi all'obitorio di Pescara, dove riposa il suo corpo senza vita. Dalla Questura fanno sapere che sono in corso delle riunioni sulla sicurezza e che sono in arrivo dei rinforzi per presidiare le zone calde della città di Pescara per evitare che la tensione degeneri in una guerra tra bande ed il verificarsi di episodi di giustizia sommaria.
MASCIA: VERTICE SULLA SICUREZZA - “Si svolgerà domani, giovedì 3 maggio, alle 9.30 in punto, la riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza convocata dal Prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, su mia richiesta. Una riunione assolutamente urgente e necessaria per fare luce su quanto accaduto ieri sera a Pescara, con l’omicidio di un giovane padre, di appena 24 anni, un episodio di grande efferatezza e violenza che ha scosso tutta la comunità pescarese e che richiede immediata chiarezza. La vicenda è estremamente delicata dunque occorre la massima cautela considerando le persone coinvolte, da un lato elementi attivi della tifoseria locale della squadra biancazzurra, dall’altro esponenti della comunità Rom, la stessa comunità che appena ventiquattro ore prima era stata protagonista di un’altra sparatoria nel quartiere Colli Innamorati. Due episodi sicuramente maturati in situazioni diverse tra loro, ma che inevitabilmente hanno fatto crescere il livello d’allarme in città imponendo soluzioni drastiche sulle quali domani intendo confrontarmi con le altre Istituzioni coinvolte”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando l’omicidio del giovane ragazzo di appena 24 anni.
Redazione Independent