“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
E fu solo bancarotta?
Rinviato a giudizio per il crak da oltre 200milioni di euro Angelini e famiglia. Il legale: "E' stato un complotto"
BANCAROTTA DA 200MILIONI - Alla fine ce lo si aspettava che sarebbe arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale ai danni dell'ex re della sanità abruzzese Vincenzo Maria Angelini. Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Chieti, Paolo Di Geronimo, ha dunque formalizzato l'accusa contro il grande accusatore di Ottaviano Del Turco per il dissesto finanziario di oltre 200milioni di euro del Gruppo Villa Pini. A finire nei guai anche la moglie Anna Maria Sollecito, accusata dei medesimi reati, la figlia Chiara, in quanto legale rappresentante dell'azienda di famiglia sino al crak finanziario, ed i componenti del collegio sindacale: Giovito Di Nicola, Guglielmo Ascione e Lorenzo Appignani. Il gup ha individuato le loro responsabilità nell' omesso controllo della contabilità. Durante l'udienza si è costituita parte civile anche l'istituto bancario Unicredit.
LA DIFESA CIPRIETTI - Per il legale della famiglia Angelini Sabatino Ciprietti la vicenda del crak del gruppo va inquadrata nell'ambito delle altre inchieste sulla sanità e che vede tra gli imputati l'allora Governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco. In aula l'avvocato Ciprietti ha spiegato che il suo assistito è stato "vittima di un complotto" ordito allo scopo di sottrargli le società del Gruppo Villa Pini in danno di alcuni concorrenti. Si è parlato di sanatrix e si sono fatti i nomi degli attori di questo presunto disegno criminoso nelle persone di Giancarlo Masciarelli ed Enrico Vittorini.