“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Due passi avanti a rilento, uno indietro nella politica italiana
Nella mente del capo politico del Movimento 5 stelle sarà lui il prossimo premier. Ma Salvini ha detto chiaramente: ne' io ne' Di Maio lo saremo. Chi sarà il "segretario" del contratto di governo?
DUE PASSI AVANTI A RILENTO, UNO INDIETRO NELLA POLITICA ITALIANA. Ma cosa ci vuole per tirar fuori un nome per una persona che faccia il premier? Premier magari no. Di Maio ha chiaramente detto che si tratterebbe di un segretario. Il lavoro "vero" sarebbe nelle mani dei due vice, ossia Di Maio e Salvini. Ecco perche' parlano di contratto soltanto, mandando in bestia il presidente Mattarella, che vuole una persona con i requisiti che tenga a bada i due torelli pronti a scornarsi. Di Maio ha sciorinato una lista di nomi molti dicono per confondere le acque. Nella mente del leader M5s e' lui, sara' lui il prossimo premier. Salvini, dal canto suo, ha detto a gran voce: ne' io ne' lui saremo premier. Soprattutto ora che i suoi partner (forse ex partners) gli hanno detto che e' un ingenuo e sara' messo in un angolo da Di Maio. Mattarella - dicono i suoi osservatori - vorrebbe Di Maio, mai Salvini. Ragazzi, la politica e' politica: Mattarella venne eletto con il voto della sinistra. Quanta tristezza in seguito alle elezioni, un compito sacrosanto che decide sempre il popolo con il suo voto. Ma non in Italia, sembrerebbe. Infatti va avanti, a rilento, il lavoro di chi parla per milioni di italiani. Sembra essere in uno dei gironi di Dante: Ha ragione quel signore che ha detto: nel regno dei ciechi diventa re chi ha un solo occhio...
Benny Manocchia