“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Dragaggio Marina di Pescara, Arta: "Non non c'entriamo nulla"
L'Azienda Regionale Tutela ed Ambiente replica al presidente Bruno Sartori sui ritardi nelle analisi dei fondali
PESCARA: PERCHE' C'E' QUESTO RITARDO NEI LAVORI DI DRAGAGGIO DEL PORTO TURISTICO? L'Agenzia Regionale Tutela Abiente (Arta) vuole fare il punto della situazione in merito agli articoli di stampa sul dragaggio del porto turistico di Pescara e secondo i quali il Direttore del “Marina di Pescara” Bruno Sartori starebbe aspettando «il via libera dell’Arta» per avviare le operazioni di approfondimento dei fondali. "Innanzitutto - spiega l'ufficio stampa dell'ARTA - l’Agenzia non è incaricata di effettuare le analisi, che il “Marina di Pescara” ha affidato ad un laboratorio privato, bensì è tenuta a fare le verifiche di validazione dei risultati di parte. Inoltre nonostante lo scarsissimo tempo di preavviso con cui il “Marina” ha dato comunicazione dell’avvio dei lavori, l’Agenzia ha presenziato ai campionamenti, accantonando gli altri impegni istituzionali in corso proprio nella consapevolezza dell’urgenza dell’operazione, e ha immediatamente avviato le analisi di propria competenza, portandole a conclusione nei tempi tecnici più brevi conseguibili. Per poter effettuare la validazione delle analisi commissionate al privato, Arta deve invece poter disporre dei risultati di parte, che ad oggi non sono ancora pervenuti". Insomma secondo Arta non c'è alcun ritardo imputabile, ricordando che l'azienda si è resa disponibile alla validazione fin dal 24 aprile scorso. "E' l’Arta - conclude la nota - a lamentare ritardi nella fornitura degli esiti analitici di parte, senza i quali non può emettere alcuna validazione che consentirebbe l’avvio del dragaggio". Insomma un bel guaio, ma chi ha ragione?
Redazione Independent