“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Dissesto Sì o No? "Zagat" Alessandrini decide di andare avanti
La maggioranza di centrosinistra decide per il rinvio della delibera su Provincia Ambiente. Il MoVimento 5 Stelle aveva preparato 2mila emendamenti per bloccare tutto
DISSESTO COMUNE DI PESCARA: "ZAGAT" ALESSANDRINI VA AVANTI. Il Consiglio comunale di Pescara decide di non decidere. O meglio, precisiamo che decide di andare avanti sulla chiacchierata decisione sullo stato di dissesto finanziario che sancirà, nel bene e nel male, il futuro della Città di Pescara. Mentre, invece, sulla proposta di convenzione per la gestione del servizio di verifica degli impianti termici nel territorio comunale attraverso Provincia Ambiente Spa che era, appunto, al secondo punto dell'ordine del giorno e che consentira ai lavoratori della società in house i trascorrere un capodanno felice, l'amministrazione di centrosinistra dà il via libera allo stop. Perchè tutto ciò? Come al solito per questioni di tempo ma anche per evitare la trappola "grillina". Il capogruppo Marco Presutti ad inizio seduta ha proposto di rinviare al 2014 la discussione su Provincia Ambiente onde evitare di dover affrontare i 2mila emendamenti presentati dal trio Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo. Così è stato e la decisione del presidente Blasioli di ammettere questo passaggio ha, ovviamente, scatenato le ire dell'opposizione. Ma dei presunti vizi formali non c'è traccia: l'articolo 50 del regolamento comunale ammette questo e cosìla strada al tortuoso iter procedurale del riequilibrio finanziario pluriennale (Art. 243 Bis D.Lgs. 267/2000) è stata di fatto deliberata. In Aula il sindaco Marco Alessandrini ha parlato di "soluzione finale" e paragonato Pescara al Transatrantico "Titanic" suscitando l'ironia del consigliere Carlo Masci. "Ma a cosa servite", ha detto nel suo intervento. "I cittadini vi hanno votato per fare politica, che è quella che è mancata negli ultimi anni. Manca la buona politica. In questo modo verrà affidato il Comune e le sorti della Città di pescara ai Burocrati".
COSA SUCCEDERA'? La delibera sul dissesto, ancora in discussione in consiglio, dovrà essere approvata entro le ore 24 del 31 dicembre per essere inviata al Ministero dell'Interno ed alla Corte dei Conti per il visto finale. Secondo l'attuale governance non c'era alternativa ma è anche vero che un fatto simile, mai, si era verificato in Abruzzo: stiamo parlando praticamente della dichiarazione di fallimento di un'amministrazione pubblica. Ahinoi, mancano 30 milioni di euro e le conseguenze per la collettività si tradurranno in meno servizi per il cittadino e per i più deboli. Su questo non ci piove. Ma quanto durerà? Tre anni, come dice il sindaco Alessandrini, o addirittura dieci come minaccia l'opposizione? Quello che fa rabbia, almeno a noi che scriviamo, è che nessuno sia intervenuto prima. Come è stato possibile permettere tutto questo? Ai pescaresi, da oggi tutti più poveri, l'ardua amara sentenza.
Marco Beef