“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Disabile cacciato dallo stadio
E' successo al tifoso pescarese Paolo Carinci. Forse una leggerezza, ma il presidente Sebastiani dovrà scusarsi
DISABILE RESPINTO AL CANCELLO - E' successo ancora una volta. Una vicenda orribile e spiacevole quella capitata al tifoso pescarese Paolo Carinci domenica scorsa all'Adriatico. Su facebook Paolo scrive: "mi hanno bloccato perchè non è più valido entrare allo stadio col tesserino invalidi. C'è bisogno di un tesserino rilasciato dalla Pescara Calcio che viene fatto in base al tesserino precedente". Immaginate la meraviglia, poi, quando all'accompagnatore di Paolo Carinci la steward ha chiesto il pagamento di un euro per l'ingresso. " Come se il Pescara Calcio - scrive ancora Carinci - dovesse avere l'obolo dai disabili con difficoltà di spostamento e di tempo per reperire il biglietto. Questo è vergognoso! Cosa costava lasciare le cose come stavano? Devono complicare la vita sempre a chi ha i problemi, non certo ai politici"
LA SOCIETA' DOVRA' SCUSARSI - Certamente l'episodio capitato a Paolo Carinci non può essere che evidenziato. La società Delfino Pescara 1936, tramite l'ottimo ufficio stampa (Federica Rogato), ha tutto il diritto di stabilire regole e procedure. Ma in certi casi è meglio utilizzare il buon senso. Sarebbe bello, anche nell'interesse dell'immagine della società e di tutti i tifosi biancazzurri, che il neo presidente Daniele Sebastiani facesse pubblica ammenda ed invitasse Paolo Carinci a vedere sabato prossimo il Pescara a Torino al seguito della squadra.