“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Diffamazione: Pettinari condannato a pagare 50mila euro a D'Alfonso
La vicenda è quella dell'acquisto di una palazzina da parte della ASL. Il politico pentastellato: "Ho solo difeso i cittadini"
PETTINARI CONDANNATOPER AVERE DIFFAMATO D'ALFONSO. Il tribunale civile di Pescara ha condannato Domenico Pettinari, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, a un risarcimento danni di 50mila euro nei confronti del senatore ed ex presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso e al pagamento delle spese legali. La condanna è stata emessa dal giudice Marco Bortone in riferimento alla richiesta di risarcimento da 200mila euro, presentata da D'Alfonso, che si è ritenuto diffamato da alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa da Pettinari, in seguito all'interpellanza che l'esponente del M5s presentò in Consiglio regionale nell'aprile 2015, chiedendo conto a D'Alfonso dei motivi per cui non era stato bloccato per tempo l'acquisto del palazzo della Asl di via Rigopiano a Pescara che, a giudizio di Pettinari, sarebbe stato pagato il triplo del valore effettivo. "Non ho leso l'immagine di nessuno - commenta Pettinari - ma ho difeso i cittadini dall'ennesimo spreco Asl che si traduce nella diminuzione di risorse per cure e tutela della salute dei pazienti".
ANCHE STRISCIA LA NOTIZIA QUERELATA DALLA ASL. Per quella vicenda la Asl Pescara decise di querelare il Tg satirico Striscia La Notizia che, attraverso gli inviati Fabio e Mingo, aveva ricostruito la vicenda dell'immobile acquistato dalla Asl per 2,8 milioni di euro nel 2014 in modo non veritiero."L’edificio ripreso nel servizio - spiego' il manager D'Amario - non è quello acquistato dalla ASL. La Asl-Pescara ha intenzione di chiedere i danni per la reputazione, il prestigio ed il decoro personale e professionale che sarebbero stati lesi da Canale 5". Ma al momento non possiamo confermare se ci siano stati sviluppo giudiziari oppure le parti abbiano trovato una soluzione alternativa.
Redazione Independent